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Crisi industriale a Verona. Valdegamberi: «Italia, riavvia i rapporti con la Russia»

di Matteo Scolari
Il Presidente del Gruppo Misto in Regione Veneto denuncia il declino industriale e invita il governo a seguire la linea di Trump per ristabilire le relazioni commerciali con Mosca.

La crisi industriale colpisce anche il territorio veronese, con aziende del settore metalmeccanico costrette a licenziamenti, chiusure e cassa integrazione. Tra le realtà più colpite si segnalano la Breviagri di Nogara, la Xailog Technologies (ex Riello Sistemi) di Minerbe, la George Fisher di Valeggio, la Sunlight Seba e la Borromini di Colognola ai Colli. Secondo Stefano Valdegamberi, Presidente del Gruppo Misto in Regione Veneto, la responsabilità di questa situazione è da attribuire alle scelte politiche dell’Unione Europea, in particolare alle sanzioni contro la Russia e alla conseguente chiusura di mercati strategici per l’export italiano.

Oltre alla perdita di sbocchi commerciali, l’aumento dei costi energetici ha aggravato la crisi delle imprese. L’abbandono del gas russo a basso costo e la sostituzione con il gas naturale liquefatto americano, il cui prezzo è triplicato, ha generato un forte rincaro delle bollette, colpendo aziende e famiglie. «Il governo deve avere il coraggio di fermare questa decadenza e ripristinare immediatamente i rapporti con la Russia, come sta facendo Trump» afferma Valdegamberi, sottolineando come diverse aziende statunitensi abbiano già annunciato il ritorno nel mercato russo.

Il consigliere regionale ribadisce che la politica energetica europea e le sanzioni imposte a Mosca hanno messo in ginocchio l’industria italiana, con ripercussioni pesantissime su settori chiave come la meccanica, l’automotive e la moda. «Come dissi all’inizio di questo conflitto, la strada intrapresa finirà per affossare l’economia europea e così sta avvenendo» aggiunge Valdegamberi, rilanciando la necessità di una svolta diplomatica.

L’appello è chiaro: l’Italia deve smettere di seguire ciecamente le decisioni di Bruxelles e prendere una posizione autonoma, riaprendo un dialogo diretto con Mosca. «Solo così potremo invertire la rotta e fermare il declino industriale del nostro Paese. Errare è umano, perseverare è diabolico» conclude il consigliere regionale, richiamando l’urgenza di una decisione politica coraggiosa per evitare il tracollo dell’economia italiana.

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