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Offerta UniCredit su Banco BPM, quale sarà il ruolo di Verona?

di Matteo Scolari
Da Sandro Veronesi a Giorgio Girondi, passando da Dario Tommasi. Quale potrebbe essere lo scenario scaligero dopo l'annuncio di Andrea Orcel?


Questa mattina, a sorpresa e con grande clamore mediatico, UniCredit ha ufficializzato un’offerta pubblica di scambio volontaria (OPS) per acquisire Banco BPM, un’operazione del valore complessivo di 10,1 miliardi di euro. L’offerta, interamente in azioni, prevede un rapporto di concambio di 0,175 nuove azioni UniCredit per ogni azione Banco BPM. Il prezzo implicito di 6,657 euro per azione rappresenta un premio marginale rispetto alle recenti quotazioni.

L’offerta punta al delisting delle azioni di Banco Bpm e a una fusione tra i due istituti con sinergie lorde di costo previste in circa 900 milioni e di ricavi in circa 300 milioni.

Il peso della compagine veronese nell’operazione

L’imprenditore Sandro Veronesi.

Oltre alle implicazioni economiche, l’offerta di UniCredit pone nuove riflessioni sul ruolo della compagine veronese all’interno di Banco BPM, rappresentata dai soci del patto parasociale stipulato nel gennaio 2021. Questo accordo, che coinvolge G.G.G. S.p.A. (di Giorgio Girondi), Calzedonia Holding S.p.A., Sandro Veronesi, Dario Tommasi e altri, ha consolidato una quota del 6,683% del capitale sociale della banca, con l’obiettivo di promuovere la stabilità e l’indipendenza della stessa.

Ad oggi, la partecipazione complessiva dei soci del patto rappresenta il 4,694% del capitale, con G.G.G. S.p.A. (2,99%) e Calzedonia Holding S.p.A. (1,154%) come principali contributori. Nonostante la riduzione della quota rispetto al 2021, i soci aderenti mantengono una posizione rilevante, soprattutto nel promuovere una governance equilibrata e una gestione responsabile del gruppo bancario.

Il ruolo strategico di Verona e le implicazioni locali

L’imprenditore Giorgio Girondi.

La compagine veronese rappresenta un punto di equilibrio strategico per l’intera operazione.

Il coinvolgimento di realtà come Calzedonia Holding, guidata da Sandro Veronesi, e di G.G.G. S.p.A., controllata da Giorgio Girondi, riflette un legame profondo tra la città e Banco BPM. Tuttavia, l’eventuale successo dell’OPS potrebbe aprire nuovi scenari, con opportunità e sfide per il tessuto economico locale.

Ecco chi sono i principali azionisti del Banco BPM S.p.A.

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