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Enel, nei primi nove mesi cresce la capacità rinnovabile, ma cala la produzione complessiva

di Matteo Scolari
Il gruppo rafforza la presenza nelle fonti pulite, con un +5% di capacità green e un aumento del 41% dei sistemi di accumulo. In flessione idroelettrico e termoelettrico.

Enel archivia i primi nove mesi del 2025 con una crescita della capacità installata e un calo moderato della produzione complessiva. È quanto emerge dal Quarterly Bulletin 9M 2025, documento che il gruppo diffonde periodicamente per aggiornare investitori e stakeholder sull’andamento operativo.

La capacità totale installata ha raggiunto 92,9 gigawatt, con un incremento del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. La spinta principale arriva dalle energie rinnovabili, che crescono del 5% fino a 67,8 GW, consolidando il peso delle fonti pulite al 73% del portafoglio complessivo.
In particolare, il solare segna un progresso dell’8,3%, mentre i sistemi di accumulo (BESS) crescono del 41,7%, confermando il ruolo centrale dello stoccaggio per la flessibilità del sistema elettrico. L’idroelettrico aumenta del 2,8%, mentre la capacità termoelettrica si attesta a 21,8 GW (+1,4%).

Produzione in calo ma spinta dalle rinnovabili

La produzione complessiva di energia elettrica nei primi nove mesi dell’anno è stata pari a 151,7 terawattora, in diminuzione del 2,9% rispetto al 2024. Le fonti rinnovabili contribuiscono per 109,1 TWh (-2,5%), le emission free complessive per 128,2 TWh (-2,4%).
La riduzione è legata soprattutto al calo dell’idroelettrico (-6,9%) e dell’eolico (-4,2%), parzialmente compensato dalla crescita del solare (+11,3%). La produzione termoelettrica scende invece a 23,6 TWh (-5,6%), mentre il nucleare segna una lieve flessione (-1%).

Focus geografico e rete di distribuzione

Sul piano territoriale, l’Italia si conferma il primo mercato con 28,1 GW di capacità installata (+4,9%), seguita da Iberia (22,4 GW, +4,3%), America Latina (23,2 GW, +1,9%) e Nord America (11,6 GW, +4,4%).
La rete di distribuzione ha trasportato 355,7 TWh di energia (+0,8%) verso una base di 69 milioni di utenti (+0,9%).

Sul fronte commerciale, Enel registra un calo delle vendite di energia elettrica nel mercato libero europeo a 91 TWh (-10,3%), dovuto soprattutto alla flessione del mercato italiano (-21%), mentre la Spagna resta stabile (+0,2%). Scendono anche le vendite di gas a 3,8 miliardi di metri cubi (-15,6%), in linea con l’andamento dei consumi energetici continentali e con la progressiva elettrificazione dei consumi.

Nuove acquisizioni e strategia

Tra le operazioni del periodo spicca l’acquisizione del 62,5% della società Cetasa in Spagna, che aggiunge 99 MW di capacità eolica al portafoglio del gruppo, rafforzando la presenza di Enel nella penisola iberica.

L’azienda conferma così la strategia di crescita sostenibile e di transizione verso le rinnovabili, con l’obiettivo di aumentare la produzione da fonti pulite e ridurre le emissioni complessive. La priorità resta l’espansione della capacità rinnovabile e dei sistemi di accumulo, insieme al rafforzamento delle reti intelligenti e alla digitalizzazione dei servizi per i clienti.

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