Speri (Confartigianato): «Attenzione alla sicurezza dei veicoli esistenti»
di Matteo ScolariNel contesto di una crisi profonda per il settore automotive, l’autoriparazione emerge come un ambito a cui si aprono nuove opportunità. Il calo delle immatricolazioni, combinato con un’incertezza economica diffusa, ha spinto molte famiglie a mantenere più a lungo i propri veicoli, aumentando la domanda di manutenzione e riparazioni. Tuttavia, questo non significa che il settore sia immune alle difficoltà. Per approfondire queste tematiche, abbiamo intervistato Massimo Speri, presidente di Confartigianato Autoriparazione Verona.
Presidente Speri, quali sono le principali sfide che il settore dell’autoriparazione sta affrontando nel contesto attuale?
La nostra categoria si trova a operare in un contesto segnato da un calo delle immatricolazioni, che significa una maggiore attenzione alla manutenzione dei veicoli già esistenti. Questo, da un lato, ci garantisce un volume di lavoro stabile, ma dall’altro porta con sé problematiche legate alla sicurezza. Molte famiglie, per difficoltà economiche, rimandano interventi essenziali, mettendo a rischio la sicurezza dei propri mezzi.
Qual è il ruolo di Confartigianato nel supportare le imprese del settore?
Confartigianato è in prima linea per garantire formazione e aggiornamento costante agli operatori. Partecipiamo ad eventi di settore come l’Automotive Dealer Day, dove raccogliamo spunti utili per anticipare le esigenze future. Inoltre, lavoriamo a stretto contatto con le scuole per incentivare i giovani a intraprendere carriere nell’autoriparazione, un settore che richiede sempre più competenze tecnologiche avanzate.
Come vede la transizione verso l’elettrico e l’ibrido?
L’elettrico rappresenta una sfida importante. Molte delle nostre imprese sono già attrezzate per gestire questa transizione, ma è fondamentale che ci sia maggiore chiarezza da parte delle istituzioni. La mancanza di infrastrutture adeguate e l’incertezza sul futuro tecnologico creano dubbi tra gli utenti finali, rallentando il processo di adozione.
Quali sono le prospettive per il futuro dell’autoriparazione?
Sono ottimista. Il nostro settore ha dimostrato una grande capacità di adattamento nel corso degli anni. Dobbiamo continuare a investire in formazione e tecnologia, ma sono certo che le nostre imprese sapranno cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti in atto. L’importante è fornire ai consumatori certezze e punti di riferimento affidabili per accompagnarli nella transizione.
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