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In Veneto rallenta la crescita occupazionale, focus su metalmeccanico e automotive

di Matteo Scolari
Sui dati diffusi da La Bussola del Lavoro interviene l'assessore regionale Valeria Mantovan: «Monitoriamo la crisi del comparto industriale con attenzione, coinvolgendo oltre 14.000 lavoratori in tavoli di confronto».

La situazione occupazionale in Veneto, pur mantenendo un saldo positivo, registra un rallentamento nella crescita. È quanto emerge dall’ultimo report “La Bussola” di Veneto Lavoro, che analizza l’andamento del mercato del lavoro nella regione nei primi dieci mesi del 2024. L’assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha posto l’accento sulle difficoltà che stanno colpendo in particolare il comparto industriale, con il metalmeccanico, l’automotive e il tessile tra i settori più fragili.

«Stiamo seguendo attentamente l’evolversi delle situazioni di crisi industriale attraverso l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro e la Direzione Lavoro della Regione – ha dichiarato Mantovan –. Finora, dall’inizio dell’anno, abbiamo attivato 66 tavoli di crisi, coinvolgendo più di 14.000 lavoratori, mentre 43 tavoli restano ancora aperti, con circa 11.000 lavoratori interessati. Siamo determinati a fornire risposte immediate attraverso strumenti e percorsi di rilancio che possano mitigare le criticità».

L'assessore Valeria Mantovan.
L’assessore Valeria Mantovan.

Tra i fattori che stanno contribuendo a questa situazione di difficoltà troviamo l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, nonché le ripercussioni delle crisi geopolitiche internazionali. Anche nazioni storicamente industriali come la Germania stanno risentendo di queste problematiche, evidenziando una tendenza comune in Europa.

I dati occupazionali raccolti da Veneto Lavoro parlano di un saldo positivo di +54.241 posti di lavoro nel periodo gennaio-ottobre 2024. Tuttavia, il risultato è inferiore rispetto allo stesso periodo del 2023, quando il saldo positivo era stato di +58.559 posizioni lavorative. La crescita del lavoro a tempo indeterminato (+27.884) e determinato (+28.231) è stata ridimensionata rispetto ai dati dello scorso anno, mentre l’apprendistato ha registrato un calo significativo (-1.874).

Il settore industriale è quello che ha maggiormente sofferto, con un bilancio complessivo di +10.900 posizioni lavorative nel periodo gennaio-ottobre 2024, in calo rispetto alle +15.400 posizioni dello stesso periodo del 2023. Le assunzioni nel comparto industriale sono diminuite del 6,6%, con cali più marcati nell’industria calzaturiera (-24,2%), tessile (-18,3%) e metalmeccanica (-14,5%).

Una fonderia veneta.

In particolare, l’automotive è stato identificato come uno dei settori più colpiti. Negli ultimi mesi, si è osservata una contrazione nella crescita occupazionale, accompagnata da un aumento del ricorso alla Cassa integrazione e dei licenziamenti economici e collettivi.

Secondo Mantovan, l’obiettivo della Regione è garantire un monitoraggio costante della situazione per poter intervenire tempestivamente con soluzioni concrete e percorsi di rilancio. «Non possiamo permetterci di perdere di vista le singole crisi nel contesto complessivo regionale – ha aggiunto l’assessore –. Solo così possiamo individuare strumenti efficaci per affrontare le criticità».

Per maggiori dettagli, il report completo è consultabile sul sito ufficiale di Veneto Lavoro: www.venetolavoro.it/bussola.

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