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Maroldi: «Sentiamo una responsabilità forte verso l’ambiente e la comunità»

di Matteo Scolari
Daniele Maroldi, presidente di BCC Valpolicella Benaco Banca, ricorda i valori fondanti di una banca a credito cooperativo, che la portano ad essere e a considerarsi "banca del territorio".

Durante la Settimana Veronese della Finanza, Focus Verona Economia ha esplorato il ruolo fondamentale degli istituti bancari locali nello sviluppo del territorio. Tra gli ospiti, Daniele Maroldi, presidente di BCC Valpolicella Benaco Banca, ha condiviso la visione e l’impegno della banca cooperativa per sostenere la comunità e le imprese locali in un contesto economico di costanti cambiamenti.

Presidente Maroldi, parlando di comunità, BCC Valpolicella Benaco Banca ha una forte presenza locale. Quali sono i principali valori e obiettivi che guidano la vostra banca sul territorio?

BCC Valpolicella Benaco Banca è, innanzitutto, una banca del territorio. Da sempre, i nostri valori principali sono vicinanza e sostegno alla comunità, collaborazione e responsabilità. Lavoriamo per essere non solo una banca, ma un punto di riferimento per famiglie e imprese. Conosciamo da vicino le esigenze delle persone e delle aziende della Valpolicella e del Lago di Garda, e questo ci permette di offrire servizi e soluzioni su misura. Crediamo fortemente nel ruolo delle banche di credito cooperativo come promotori di sviluppo economico e sociale locale.

Come hanno influito le recenti politiche sui tassi d’interesse nel vostro lavoro e nelle richieste di finanziamento da parte della clientela?

L’aumento dei tassi d’interesse ha avuto un impatto significativo, soprattutto nel rallentamento della richiesta di mutui e finanziamenti. Abbiamo notato una riduzione delle richieste sia da parte delle famiglie che delle imprese, un fenomeno comprensibile in un contesto di aumento dei costi di finanziamento. Tuttavia, come banca di credito cooperativo, il nostro obiettivo è quello di supportare la comunità anche in questi momenti di difficoltà, cercando di fornire consulenza personalizzata e agevolazioni dove possibile, per favorire investimenti e stabilità.

Qual è la sua opinione sulle fusioni bancarie, tema che sta coinvolgendo molte BCC in Italia?

Le fusioni bancarie, specialmente nel mondo del credito cooperativo, sono una realtà sempre più frequente e, in molti casi, necessaria per garantire competitività e sostenibilità nel lungo periodo. Tuttavia, io credo che ogni fusione debba essere valutata con estrema attenzione, poiché non si tratta solo di numeri, ma di identità e valori radicati nelle comunità locali. Una fusione, quando ben strutturata e guidata dalla volontà di migliorare i servizi, può rappresentare una grande opportunità, consentendo di ottimizzare le risorse, accedere a tecnologie innovative e rafforzare la solidità patrimoniale. Ma dobbiamo sempre ricordare che l’obiettivo principale è mantenere vivo e forte il legame con il territorio e rispondere ai bisogni concreti dei nostri soci. In BCC Valpolicella Benaco Banca, ci impegniamo a considerare le fusioni solo se davvero funzionali a questi principi, affinché non vadano a discapito della nostra identità cooperativa.

La sostenibilità è un tema molto attuale, che interessa anche il settore bancario. Qual è l’approccio di BCC Valpolicella Benaco Banca nei confronti dei temi ambientali e sociali?

La sostenibilità è un valore che sta al cuore della nostra attività. Come banca del territorio, sentiamo una responsabilità forte verso l’ambiente e la comunità. Abbiamo avviato progetti per incentivare le imprese locali a investire in tecnologie green e in energie rinnovabili. Sul lato sociale, continuiamo a supportare iniziative culturali, educative e sportive, perché crediamo che il benessere economico debba andare di pari passo con il benessere sociale. Collaboriamo con associazioni locali per garantire che i nostri interventi abbiano un impatto positivo e concreto.

BCC Valpolicella Benaco Banca fa parte di un gruppo di banche di credito cooperativo. Quali vantaggi offre questo tipo di struttura?

Far parte del Gruppo Iccrea ci consente di beneficiare delle economie di scala di una grande struttura, mantenendo però la nostra autonomia e la nostra identità locale. Grazie a questo assetto, possiamo offrire prodotti e servizi competitivi, investire in innovazione e mantenere solide basi patrimoniali. Essere parte del gruppo ci dà stabilità, ma ci consente di continuare a essere flessibili e vicini alle necessità dei nostri soci e clienti, che per noi restano al centro di ogni decisione.

Quali sono le sfide principali che vede per il futuro della vostra banca e, in generale, per il settore del credito cooperativo?

La sfida principale sarà quella di continuare a innovare e digitalizzare i nostri servizi, mantenendo intatto il nostro legame con la comunità e il valore della relazione umana. A tal proposito anticipo che nel 2025 apriremo una nuova filiale nel quartiere di Borgo Venezia. La trasformazione digitale, lo sappiamo, è inevitabile e necessaria, ma non vogliamo perdere il nostro approccio personale. Inoltre, la sostenibilità economica e sociale sarà un punto focale, sia per la nostra banca che per il settore del credito cooperativo in generale. Vogliamo essere pronti a sostenere le nuove generazioni e a contribuire a uno sviluppo territoriale sostenibile.

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