Agsm Aim, i sindacati replicano alle parole di Testa
di RedazioneIn seguito ai recenti annunci del presidente del gruppo Agsm Aim Federico Testa in merito alla valutazione di sinergie operative con Dolomiti Energia e Tea, i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Verona e Vicenza replicano lamentando soprattutto il modo in cui sono state diffuse queste informazioni.
Il presidente della multiutility è intervenuto lunedì in Commissione Affari Istituzionali sul bilancio a Vicenza, aprendo a nuovi scenari sull’asse Trento, Verona e Mantova.
Dopo i primi articoli apparsi sulla stampa, il presidente Testa, raggiunto anche dalla nostra redazione, conferma di aver intrapreso un tavolo di discussione con Dolomiti Energia e con Tea Spa «per arrivare ad alcune sinergie operative che riguardano la distribuzione e la vendita di energia e gas e le tematiche che interessano il trattamento dei rifiuti».
In una nota congiunta di Francesca Tornieri (segretaria generale Cgil Verona), Giampaolo Veghini (segretario generale Cisl Verona), Giuseppe Bozzini (coordinatore Uil Verona), Giancarlo Puggioni (segretario generale Cgil Vicenza), Raffaele Consiglio (segretario generale Cisl Vicenza), Carola Paggin (coordinatrice Uil Verona) lamentano: «Restiamo sbigottiti dal fatto che le strategie industriali e le linee di sviluppo di quello che vuole essere un grande soggetto pubblico nel settore dell’energia, in grado di giocare un ruolo di primo piano all’interno di una vasta area geografica tra il Veneto occidentale, la Lombardia e il Trentino, e che può avere forti ripercussioni sui cittadini, possano venire diffuse da fugaci dichiarazioni a mezzo stampa, peraltro suscettibili di aggiustamenti e precisazioni a distanza di soli pochi giorni. Serve prima un confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali».
E aggiungono: «Non è certamente questo il sistema di rapporti che abbiamo in mente per il gruppo Agsm-Aim. E non è questa la corretta applicazione del protocollo di relazioni industriali sottoscritto lo scorso 2 aprile dai Sindaci di Verona e Vicenza Damiano Tommasi e Giacomo Possamai, nel quale invece si parla di dovere di informazione e di rapporti fondanti sulla partecipazione dei lavoratori». La proprietà della società è infatti divisa fra i due capoluoghi del Veneto occidentale.
Proseguono i sindacalisti: «Dunque, in considerazione degli inevitabili potenziali riflessi sull’occupazione, che si parli di “fusioni” o più semplicemente “sinergie industriali”, le informazioni riguardanti assetti societari, piani industriali, strategie di sviluppo complessive, devono prioritariamente passare dal tavolo di confronto confederale che il Gruppo si è impegnato a convocare almeno una volta all’anno».
Federico Testa aveva dichiarato: «Per ora siamo in una fase di confronto, valutativa, se poi questo si tramuterà in una sinergia fattiva su più fronti, o su qualcosa di più strutturato, lo vedremo nel tempo».
Concludono dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Verona e Vicenza: «Non è accettabile che in una grande azienda pubblica le decisioni e gli orientamenti vengano annunciati e discussi senza prima avere messo in atto quel processo di partecipazione che le parti si sono impegnate a svolgere. Così si aprono le porte al conflitto sociale».
Questa la richiesta: «Ai Sindaci e al Presidente chiediamo pertanto pieno rispetto dei ruoli reciproci e delle responsabilità. E che venga chiarito, nell’ambito dell’incontro confederale fissato (non senza insistenze e fatica) per il mese di ottobre, quali siano le reali intenzioni e i programmi del gruppo».
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