Analisi finanziaria: quanto incassa l’Erario dal gioco online?  

Il gioco in Italia, capitanato dal settore dei casinò che hanno nell’online la loro espressione più gradita, grazie all’offerta di giochi casinò, roulette e giochi di carte, passando per slot con free spin gratis e blackjack, è sempre in evoluzione e in crescita con innovativi sistemi di scommesse e modalità di gioco online.
In questo articolo, vedremo com’è cambiato il mercato e quali sono le prospettive economiche in questo ambito. 

L’industria del gioco con le chiusure forzate del 2020 durante la pandemia aveva subito una battuta d’arresto con i conteggi dell’Erario che si erano abbassati.
I dati del 2022 segnano però la ripresa e anzi preannunciano non solo un ritorno ai livelli pre-pandemia, ma addirittura una crescita, con una serie di ricadute, anche positive, sull’economia. Il mercato del gaming infatti non è solo quello delle scommesse e delle slot che possono avere delle derive non proprio positive. È anche l’industria dell’intrattenimento che accompagna persone di diverse generazioni nei momenti di relax. 

L’evoluzione dell’industria dei giochi apporta inoltre novità anche dal punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici, perché crea posti di lavoro per lo sviluppo di nuovi giochi e di nuove modalità di interazione.

Mercato del gioco: i dati
Per avere dati attendibili sul gioco in Italia il consiglio è di consultare la relazione Libro Blu pubblicato dall’Agenzia dei Monopoli e delle dogane che contiene tutte le cifre relative agli incassi dell’Erario nel settore giochi. Ci sono inoltre aziende specializzate che hanno elaborato dati sull’industria del gaming.
Secondo il Libro Blu, nel 2022 nel settore giochi si registra un incremento del 22,23% per la raccolta rispetto al 2022 e un +33,40% per l’Erario. A dare impulso dalla ripartenza del settore è stata la sospensione delle restrizioni Covid, visto che l’incremento del dato della raccolta è riconducibile principalmente alle postazioni di gioco fisiche.
Secondo Agipronews, agenzia specializzata nel settore giochi, nel 2022 lo stato ha riscosso 10,3 miliardi di euro dai giochi, con un +22% rispetto all’anno precedente.

Il gioco online cresce di più rispetto al fisico

C’è però da registrare una differenza rispetto alle modalità di gioco pre-pandemia. Ha preso il sopravvento l’online che, anche grazie a nuovi sistemi di gioco, riesce a rispondere con maggiore velocità e strumenti più accessibili alle nuove esigenze dei giocatori. 

Rispetto al 2019 i punti vendita “retail” hanno fatto registrare un calo complessivo dell’8,7%, passando da 17,4 a 15,9 miliardi.  La spesa online per i giochi invece è raddoppiata in 3 anni passando da 1, 8 miliardi a 3,7 miliardi, trainata da poker e casinò, che hanno fatto registrare un aumento dell’89% della spesa.
Il Veneto è tra le regioni in Italia in cui si gioca di più, e non solo perché in regione è presente il casinò di Venezia, ma anche per la crescita dei giocatori online che conferma il trend della preferenza dei giochi sul web. Secondo i dati, nel 2021 la spesa procapite in Veneto è di 1269 euro all’anno per i giochi online, mentre per il gioco fisico la spesa è di 689,1€ pro-capite, al quarto posto in Italia. 

Il Gaming oltre l’intrattenimento
L’industria del gaming ha mille sfaccettature e ce n’è una che incide sull’economia dal punto di vista delle opportunità lavorative.
Il gaming è infatti in grado di creare nuovi posti di lavoro, favorire lo sviluppo tecnologico e incentivare il turismo, considerando che ci sono numerosi eventi internazionali di gaming anche nel nostro paese.
Secondo le stime di IIDEA, l’associazione italiana del settore, nel 2022 i professionisti del gaming erano 2.400 in crescita rispetto all’anno precedente. Da sottolineare inoltre che, secondo una ricerca di youtube e censuswide, il 70% dei recruiter in Italia appressano i candidati e le candidate che hanno esperienza nel gioco, perché consente di acquisire soft skills importanti per il mondo del lavoro attuale, come capacità di problem solving, di mantenere la calma sotto stress, abilità comunicative e pensiero strategico.

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