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Cartiera del Polesine rischia il collasso: UGL interviene

di admin
Il caro energia mette a dura prova anche uno dei gruppi leader del settore: a rischio 180 posti di lavoro. L'Unione Generale del Lavoro chiede l'intervento urgente del Governo.

Nella mattinata di ieri, giovedì 25 agosto, una delegazione della UGL ha incontrato il direttivo delle Cartiere del Polesine Spa di Loreo e Cavanella Po. Insieme al sindacato di categoria anche il senatore Paolo Tosato, componente della “V Commissione Permanente Bilancio”, l’onorevole Giorgia Andreuzza, vicepresidente della “X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo” e l’onorevole Antonietta Giacometti, componente della “IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni”.
«Si é reso necessario organizzare un incontro a carattere d’urgenza con quella che risulta essere la terza o quarta realtà italiana del settore esordisce Giulio Bozzato – e quindi voglio innanzitutto ringraziare le onorevoli Giorgia Andreuzza e Antonietta Giacometti; il senatore Paolo Tosato per la loro immediata e puntuale risposta all’appello fatto loro. La situazione delle “Cartiere del Polesine Spa” é tutt’altro che semplice, un’azienda sana che lavora ad altissimi standard qualitativi. Si trova all’interno di un paradosso: un’azienda senza debiti strutturali, un pacchetto clienti importante e comunque con commesse da evadere potrebbe trovarsi nella condizione di chiedere la Cassa Integrazione per i propri dipendenti».
«Evidente che lo strumento “Cassa Integrazione” non nasce per “ammortizzare” le ricadute occupazionali di un’azienda sana – sottolinea Bozzato – e già questo é incredibile ma dover potenzialmente arrivare a chiederne l’attivazione perché non si riesce a trovare un fornitore di gas rasenta la follia. oggi la cartiera é ferma per manutenzione programmata e la dirigenza aziendale non sa ancora se a Settembre potrà ripartire, non é ancora riuscita a stipulare un accordo per la fornitura del gas, potrebbe averlo fatto ma a prezzi abbondantemente fuori mercato che renderebbero controproducente far ripartire le macchine, cioè produrre in grossa perdita».
Per questi motivi, la UGL e la Dirigenza delle “Cartiere” chiedono di fare sinergia con la Politica Nazionale per cercare di trovare urgentemente delle soluzioni al problema che metterebbe in seria crisi la cartiera, formata da 180 lavoratori dipendenti, ed il suo indotto. Qualora la cartiera non fosse messa nelle condizioni di poter ripartire si dovrebbero anche, ad esempio, trovare alternative alto smaltimento della carta macero ossia della carta proveniente dalla raccolta differenziata di molti comuni del rodigino.
Seppur nelle sue criticità, la situazione delle “Cartiere del Polesine” non sia un problema solo polesano ma che tocchi l’intero sistema produttivo nazionale del settore che rischia chiusure nel breve periodo e una perdita importante di posti di lavoro.
«Confidando che nell’agenda politica del prossimo futuro trovi spazio anche la tematica “costi dell’energia e tutela dei suoi utilizzatori, in modo da poter strutturare dei cambiamenti a medio/lungo termine». Conclude la UGL Chimici/Carta e Stampa attraverso i suoi rappresentanti.

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