La grande mostra “Luciano Pelizzari”, alla Gran Guardia, Verona. Inaugurata, domenica 17 febbraio – circa 230 dipinti, tre sezioni e tre cataloghi – chiuderà il 25 marzo 2019.
di adminCerto, più delle parole – che, pure servono a illustrare ed a chiarire – grande è stata la disponibilità del M° Pelizzari, che ha accompagnato i presenti lungo capienti pareti dell’ospitante Palazzo della Gran Guardia, offrendo ai visitatori una completa visione dei delicati e gioiosi risultati del suo cinquantennale impegno d’artista. Per il quale, il “bello” ed il “preciso” sono alla base della propria opera. Bisogna vedere, per apprezzare i circa 230 dipinti, nella loro lucente bellezza, nella loro signorile varietà e creatori d’un percorso, che, dai primi momenti di giovanile arte, conducono alla produzione matura, attuale e legata ai tempi. Hanno allietato l’incontro – altamente culturale, peraltro, dati anche gli interventi, utilissimamente, quasi didattici, dell’Autore stesso, sia in fatto di pittura, che di musica… – le eleganti note classiche di “Corde Celtiche”, Pescantina, e una straordinaria e schubertiana “Ave Maria”, proposta dal violinista Andrea Cagalli. La mostra si suddivide in tre sezioni, corrispondenti, dicevamo dianzi, alle fasi di progressione artistica di Luciano Pelizzari, che, al tempo, è anche attento oratore e scrittore: ‘Essenza’, ‘Ritratto’ e ‘Giardino privato’, sezioni che trovano riscontro catalogato e dettagliatamente spiegato in tre corrispondenti, eleganti volumi, illustratissimi e creati dalla Compagnia della Stampa, Massetti Rodella Editori, Roccafranca, Brescia, 2018, per un totale di 446 pp., in carta patinata. Visitare la mostra di Pelizzari – ingresso libero – significa inoltrarsi in una galleria-museo, variopinta e brillante, d’alto valore artistico, che resterà impressa nella mente, quale alta poesia pittorica, espressione di un animo gentile, sensibile, in giusti limiti, al mutare dei tempi, e supportata felicemente, dai tre cataloghi, sopra brevemente descritti. Ha onorato l’apertura dell’importante esposizione pittorica anche la presenza di diversi ospiti, provenienti dalla Germania, quasi a confermare che l’Arte non ha confini e che il “veramente bello” crea attrazione, amicizia, cultura ed internazionalità.
Pierantonio Braggio
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