Ostello della Gioventù “Villa Francescatti”, Verona
di adminIl 6 gennaio 1937, Gianna Paganini Francescatti donava, con testamento olografo, all’Istituto delle Sorelle della Sacra Famiglia, la sua ridente villa – attenzione: oggi, Villa veneta – dotata di grande parco, risalente al Cinquecento, situata in San Giovanni in Valle, e, più precisamente, in Salita Fontana del Ferro, 15, Verona, da utilizzarsi come Asilo infantile o Istituto per ragazzine. Nel 1971 le Sorelle della Sacra Famiglia donarono la villa alla Diocesi di Verona – con le finalità indicate nel testamento citato – allora, guidata dal vescovo, mons Giuseppe Carraro. Sorto, nel frattempo, ossia, nel 1974 il Centro di Cooperazione Giovanile Internazionale – CCGI, a cura di alcuni volonterosi scouts, fra i quali, Fiorenzo Scarsini, il Centro ottenne, nel 1976, appoggio dalla Curia veronese che, per la sua prevista attività, senza scopo di lucro, pose a disposizione dello stesso, una sede in Riva San Lorenzo, Verona. Nel febbraio 1977, il citato CCGI firmò un accordo per la creazione, in Villa Francescatti, di una casa d’ospitalità per giovani, e, in tal modo furono gettate le basi dell’attuale Ostello. Già a fine 1977, il CCGI – i cui incarichi sono senza compenso – creò un “campo di lavoro”, di soli volontari, ma con la necessaria collaborazione di tecnici, iniziando il restauro, del grande edificio, che si trovava in condizioni pessime e, quindi, non agibile. Campo di lavoro, che si perpetuò, con concessione edilizia comunale, per quasi un decennio, sino al 1985, godendo della collaborazione pratica anche di giovani da vari Paesi europei. Nel 1982, la Banca Popolare di Verona garantì la copertura delle spese di ristrutturazione della Villa, che, con un contratto di comodato, venne lasciata alla conduzione del CCGI, sino al 2020. Contratto, che venne riconfermato, dalla Curia, il 15 giugno 1997. Nel frattempo, il CCGI ottenne di occuparsi, con scopi benefici, anche della chiesa e dell’ex monastero di Santa Chiara, che si trovano nelle vicinanze di Villa Francescatti. In breve, dunque, la storia, certamente incompleta, dell’Ostello di Villa Francescatti, il quale, appunto, dal 31.12.2017, chiuderà i battenti, con ovvio profondo dolore del CCGI, che lo ha attentamente curato, per quaranta lunghi anni, avendo ospitato 569.381 giovani, da oltre 190 provenienze mondiali e ospitando attualmente, con l’aiuto di venticinque collaboratori-dipendenti, anche cinquantacinque immigrati. Storia e dati, che abbiamo appreso durante una conferenza, tenutasi sabato 10 novembre 2017, essendo relatore il prof. Fiorenzo Scarsini, che, sin dall’inizio dell’attività dell’Ostello, ne ha diretto il suo perfetto funzionamento, garantendo agli ospiti non solo un letto ed una prima colazione, a prezzi favorevolissimi ed, oggi, a soli 18.-€, ma anche una particolare e voluta atmosfera familiare, resa possibile anche dalla dislocazione delle stanze della villa, anziché un’ospitalità, del tutto priva di contatto umano e di possibile confronto… La notizia della chiusura è veramente pesante, crea dolore, anche fra la cittadinanza, per la grave lacuna, che viene a crearsi a Verona, in fatto di ricettività giovanile, di qualità, ma, anche perché s’assiste ad un quasi inimmaginabile venire meno del risultato di quarant’anni d’impegno e di sforzi, profusi a titolo rigorosamente gratuito, miranti a realizzare una casa d’accoglienza, quale è stata, è sarà Villa Francescatti – ormai nota in tutto il globo – sino al 31 dicembre prossimo. Sarebbe straordinaria notizia, quella che, giungendo entro la data citata, confermasse continuità all’Ostello Francescatti, che, in tal modo, continuerebbe anche a rispettare l’invito della donatrice, di destinare la villa ad opere d’ospitalità, per giovani. Comunque, Verona non può assolutamente – dato il suo nome nel globo – rimanere priva di un Ostello della Gioventù. Ostello, che costituisce conforto, grande conforto per la giovane o il giovane in visita a Verona o di passaggio, conforto che abbiamo provato noi stessi, quando, nel lontano 1957 e negli anni seguenti, trovammo ospitalità nello Jugendherberge, o Ostello della Gioventù, nella Wendel-Dietrich-Strasse, con letti in legno e a castello, di Monaco di Baviera… Una soluzione al grave problema va rapidamente trovata, nel nome del concetto d’ospitalità, nei riguardi dei giovani in visita nella città scaligera, e dell’ottima e paziente azione svolta, per quarant’anni, anche dal lato amministrativo e senza costi per alcuno, dal Centro di Cooperazione Giovanile Internazionale, sopra più volte citato. Il quale, fra l’altro, conducendo l’Ostello, durante tale lungo eriodo, ha pure fortemente contribuito, con attenta manutenzione, a conservare in buone condizioni Villa Francescatti stessa. Per offrire una visione completa, relativa ai vari passaggi di destinazione, di proprietà e di utilizzo di Villa Francescatti, CCGI ha prodotto l’interessante volume-raccolta dal titolo “L’Ostello della Gioventù Villa Francescatti, Documenti 1937/2017”, 319 pp., Ne&Aprint, Villafranca, Verona, 2017. Un’opera, che, se è storia super documentata di Villa Francescatti, è anche storia di Verona.
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