Melotti (Banco BPM): «L’OPS di Unicredit? È un’offerta ancora a sconto»
di Matteo ScolariDurante l’evento di questa mattina di Banco BPM in Biblioteca Capitolare di Verona in occasione dell’incontro Community Bank, Alberto Melotti, responsabile della direzione territoriale Nord Est, ha approfondito ai nostri microfoni la visione della banca in merito alla contestata OPS lanciata da Unicredit e, al contempo, ribadisce l’impegno sul territorio, in un momento storico in cui la solidità e la fiducia rappresentano due pilastri fondamentali.
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Un evento oggi per ribadire la vicinanza di Banco BPM al territorio?
Assolutamente sì. Per noi fare banca significa essere vicini alle famiglie, alle aziende, soprattutto alle piccole e medie imprese che rappresentano la colonna vertebrale del sistema economico e produttivo italiano. Fare banca non è solo un numero di bilancio, una quotazione in Borsa o un utile. Sono elementi fondamentali per una società quotata, certo, ma noi crediamo che conti anche la vicinanza alle economie dei territori. Se l’economia cresce, la banca è sana, e parte di quegli utili deve ritornare sul territorio, a sostegno di attività e associazioni impegnate in ambiti caritatevoli, inclusivi, sociali.
È in corso una campagna di comunicazione per ribadire il no all’OPS di Unicredit…
Noi riteniamo che oggi dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro. Il Consiglio di amministrazione ha già espresso un “no” ben motivato. Perché? Perché dal punto di vista degli azionisti è un’offerta che, allo stato attuale, è a sconto. Ora sta a Unicredit decidere se rilanciare o meno. Il nostro compito è portare avanti la nostra attività con competenza, professionalità e grande vicinanza ai clienti.
C’è preoccupazione qualora l’OPS andasse in porto?
È indubbio che le notizie emerse negli ultimi giorni, come l’ipotesi di cessione di tutte le filiali sul territorio veronese, stiano generando preoccupazione sia tra i clienti che tra i colleghi. In questo momento stiamo cercando di stemperare questo clima, continuando a lavorare con serietà. Abbiamo grande fiducia nel nostro Consiglio di amministrazione, nel presidente e nell’amministratore delegato: sono loro a giocare questa partita in prima persona.
Banco BPM ha chiuso il 2024 con un bilancio record...
Il bilancio 2024 è sicuramente positivo, ma il dato più rilevante è forse l’aumento del 1000% della nostra quotazione negli ultimi cinque anni. Gli ultimi piani industriali sono stati raggiunti con un anno di anticipo, e nel 2024 abbiamo lanciato un nuovo piano che prevede 7 miliardi di utile al 2027, di cui 6 miliardi saranno distribuiti agli azionisti: un ritorno pari al 40% dell’attuale capitalizzazione di Borsa. Già nel primo trimestre siamo in linea con questi obiettivi, anche grazie agli effetti positivi della riduzione dei tassi sul margine finanziario. Questo ci rende molto fiduciosi sulla sostenibilità del piano.
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