Turrini (VeronaUp): «Faciliteremo lo sviluppo del turismo congressuale a Verona»
di Matteo ScolariVerona si arricchisce di un’importante novità nel settore del turismo congressuale con la nascita del Verona Garda Convention Bureau, un progetto strategico che vede la collaborazione tra VeronaUp, Veronafiere e Aeroporto Valerio Catullo, sotto la guida della Destination Verona & Garda Foundation. Il nuovo ente si pone l’obiettivo di attrarre eventi e congressi di rilievo internazionale, aumentando così l’appeal della città e del territorio nel segmento MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions).
Per approfondire il ruolo di VeronaUp e la mission del Verona Garda Convention Bureau, abbiamo intervistato Fabio Turrini, direttore di VeronaUp, durante la trasmissione Focus Verona Economia.
Direttore, qual è il ruolo di VeronaUp nel Verona Garda Convention Bureau?
VeronaUp è il capofila del progetto e funge da facilitatore per lo sviluppo del turismo congressuale nel nostro territorio. Il nostro compito principale è quello di coordinare le attività con Veronafiere e l’Aeroporto Catullo, garantendo un supporto concreto agli organizzatori di eventi e congressi. Vogliamo posizionare Verona come una destinazione chiave nel mercato MICE, fornendo servizi di alto livello e valorizzando al massimo le risorse locali.
Perché Verona aveva bisogno di un Convention Bureau?
Un Convention Bureau è un elemento strategico per una città come Verona, che ha un potenziale enorme nel settore congressuale. Questo strumento consente di aggregare le forze e offrire un punto di riferimento unico per gli organizzatori di eventi. In passato Verona aveva già avuto un Convention Bureau, ma oggi si riparte con una struttura più solida e moderna, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato internazionale sempre più competitivo. Inoltre, contribuisce alla destagionalizzazione del turismo, garantendo presenze anche nei periodi di bassa stagione.
Quali sono i principali obiettivi del Verona Garda Convention Bureau?
Il nostro obiettivo è rafforzare la posizione di Verona e del Lago di Garda come destinazioni di riferimento per il turismo congressuale. Vogliamo attrarre eventi di alto livello nei settori della medicina, dell’università, dello sport e dell’industria, portando sul territorio visitatori qualificati. Verona ha già dimostrato di essere una meta attrattiva, con oltre 7.000 eventi e 800.000 presenze solo nel 2023. Ora vogliamo consolidare questa leadership e portarla a un livello superiore.
In che modo VeronaUp lavora con le altre realtà del territorio?
Il nostro ruolo è quello di fare rete con tutti gli operatori del settore, dagli albergatori ai ristoratori, dagli enti pubblici agli organizzatori di eventi. Collaboriamo strettamente con Veronafiere e l’Aeroporto Catullo per creare sinergie e proporre Verona come una destinazione accessibile e ben organizzata. Facciamo parte del network regionale dei Convention Bureau veneti, un’unione che ci permette di promuoverci a livello nazionale e internazionale in modo ancora più efficace.
Quali sono le prime azioni concrete del Bureau?
Abbiamo già un fitto calendario di eventi e fiere di settore per il 2025 e il 2026, tra cui il IMEX di Francoforte e il BTM di Barcellona. Inoltre, ospiteremo workshop internazionali per far conoscere Verona come destinazione congressuale. Stiamo lavorando su un piano di digitalizzazione per migliorare l’accessibilità alle informazioni e offrire strumenti innovativi agli organizzatori di eventi.
Qual è il significato del Verona Garda Convention Bureau in vista delle Olimpiadi?
Le Olimpiadi rappresentano una vetrina straordinaria per Verona. Essere protagonisti in questo evento globale ci darà una visibilità senza precedenti. Il Convention Bureau sarà un valore aggiunto per gestire al meglio i flussi di visitatori, promuovere il territorio e rafforzare la nostra immagine internazionale. È una sfida entusiasmante e siamo pronti a coglierla al meglio.
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