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Bonetti: «Stiamo lavorando intensamente per far crescere il traffico aereo»

di Matteo Scolari
Alessandra Bonetti, amministratore delegato di Aeroporto Catullo spa, comunica con soddisfazione i piani di crescita e di sviluppo dello scalo veronese dopo alcuni anni di sofferenza, con uno sguardo al completamento del Progetto Romeo.

Durante la trasmissione “Focus Verona Economia – Speciale Settimana Veronese della Finanza”, sono intervenute diverse figure istituzionali per discutere di infrastrutture e investimenti legati al PNRR e al futuro del territorio scaligero. Tra queste, Alessandra Bonetti, amministratrice delegata dell’Aeroporto Catullo, ha offerto un quadro dettagliato del progetto di ampliamento e innovazione dello scalo aeroportuale veronese, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Avvocato Bonetti, conferma che i lavori al terminal dell’Aeroporto Catullo saranno completati per le Olimpiadi 2026?

Assolutamente sì. Confermo che il progetto Romeo, l’ampliamento del terminal, sarà completato entro il 2025, in tempo per le Olimpiadi. I lavori, iniziati nel 2021, sono stati condotti senza mai interrompere le operazioni dell’aeroporto, nonostante la crescita del traffico passeggeri che, quest’anno, ha registrato un aumento del 7% rispetto al 2022. I nostri sforzi sono evidenti e chi è passato recentemente dall’aeroporto avrà già notato i primi risultati.

Domani ci sarà un’importante inaugurazione, giusto?

Esatto, inaugureremo la nuova area di sicurezza, alla presenza del presidente Zaia. Questa nuova area è dotata di tecnologie all’avanguardia, come macchinari di lettura automatica delle carte d’imbarco e sistemi di controllo bagagli avanzati, che miglioreranno l’esperienza dei passeggeri. Non sarà più necessario rimuovere dispositivi elettronici dai bagagli, un grande passo avanti per la sicurezza e l’efficienza.

Il terminal cambierà volto con questo progetto di ampliamento, ci può dare qualche dettaglio in più?

Il terminal aumenterà del 45% la sua superficie, con 12.000 metri quadrati di nuove aree e 10.000 metri quadrati di ristrutturazione. Il design sarà caratterizzato da ampie vetrate e soffitti alti, creando una sensazione di spazio e luminosità, soprattutto di sera, quando le vetrate illuminate offrono un impatto visivo notevole. Abbiamo anche posto grande attenzione alla sostenibilità, utilizzando materiali riciclati e installando pannelli fotovoltaici antiriflesso sui tetti.

C’è stata anche una ripresa significativa del traffico aereo negli ultimi anni. Come sta andando?

Sì, stiamo lavorando intensamente per far crescere il traffico aereo e i risultati si vedono. L’anno scorso, Air France ha ripristinato il collegamento con l’aeroporto parigino di Charles de Gaulle, assente da dieci anni. Stiamo inoltre lavorando per potenziare i collegamenti nazionali ed europei, con nuove destinazioni come Madrid e Valencia. Il nostro obiettivo è continuare ad aumentare le frequenze e le destinazioni, rendendo il Catullo un punto di riferimento per il Nord Italia.

Cosa può dirci sui collegamenti infrastrutturali tra l’aeroporto e la città?

I collegamenti con la stazione di Verona Porta Nuova e il Lago di Garda sono già attivi, ma stiamo lavorando per migliorare ulteriormente la viabilità, inclusi nuovi collegamenti quotidiani con il Trentino Alto Adige. Inoltre, il progetto di collegamento ferroviario promosso dalla Regione Veneto è fondamentale per lo sviluppo futuro, permettendo una maggiore intermodalità e attrattività.

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