Nuova call-to-action

Randazzo (Uni.Co.G.E.): «Trasformazione green? Deve essere sostenibile per tutti»

di Matteo Scolari
Filippo Randazzo interviene ai microfoni di Focus Verona economia sottolineando l'importanza di passare alle fonti rinnovabili, ma con condizioni che siano economicamente vantaggiose su larga scala.

Durante la seconda puntata della 20^ Settimana Veronese della Finanza, abbiamo ospitato Filippo Randazzo, presidente di Uni.Co.G.E., società che gestisce la vendita di luce e gas in sei comuni del territorio compreso tra le province di Verona e Vicenza.

Presidente, iniziamo parlando di Uni.Co.G.E., una realtà storica del territorio. Può raccontarci come è nata e qual è il suo ruolo attuale?

Uni.Co.G.E. nasce da un’idea lungimirante dei sindaci di alcuni comuni dell’est veronese e vicentino, come Lonigo, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli e altri. All’epoca, parliamo di alcuni decenni fa, si è deciso di creare una società comune per gestire la distribuzione del gas sul territorio, che allora stava sostituendo il gasolio come principale fonte di riscaldamento. Inizialmente, eravamo monopolisti, ma con la liberalizzazione del mercato imposta dal decreto Bersani, la società è stata divisa: da un lato Uniservizi, che si occupa delle infrastrutture, e dall’altro Uni.Co.G.E., responsabile della vendita di gas e luce.

Oggi il mercato dell’energia è ancora segnato dagli alti costi. Come sta evolvendo la situazione e quali sono le sfide principali?

Dopo il picco dei prezzi del gas nel 2022, causato da difficoltà di approvvigionamento e anche da fenomeni speculativi, oggi la situazione è più stabile, ma i costi per i consumatori restano elevati rispetto al passato. Abbiamo imparato che fattori geopolitici possono influenzare in modo determinante i mercati energetici, e anche se ora la situazione è più tranquilla, resta sempre la possibilità di nuovi shock, soprattutto se pensiamo alla dipendenza energetica dell’Italia da paesi come la Russia.

Si parla molto di transizione energetica e di abbandono delle fonti fossili. È una strada facile da percorrere o ci sono ostacoli?

Non è una strada facile, ma è necessaria. Oggi la tecnologia ci permette di produrre energia in modo più sostenibile, come con i pannelli fotovoltaici, che sono molto più economici di una volta. Tuttavia, per fare questa transizione serve un cambiamento infrastrutturale profondo, non solo tecnologico. La sfida più grande è rendere questa trasformazione economicamente sostenibile per tutti.

Uni.Co.G.E. sta già lavorando in questa direzione?

Sì, stiamo cercando di accompagnare i nostri comuni in questa transizione. Gestiamo già alcuni impianti fotovoltaici sul territorio e il nostro obiettivo è rendere queste realtà un modello di indipendenza energetica locale. Crediamo che produrre energia da fonti rinnovabili sul territorio sia fondamentale per ridurre la dipendenza dall’estero e per dare un contributo alla sostenibilità.

Il nucleare di nuova generazione potrebbe essere una soluzione per il futuro?

Il nucleare potrebbe sicuramente rappresentare una parte della soluzione, ma stiamo parlando di tempi lunghi. Le nuove tecnologie nucleari sono molto più sicure rispetto al passato, e alcune centrali di nuova generazione potrebbero addirittura riutilizzare i rifiuti radioattivi esistenti. Tuttavia, anche se tecnicamente fattibile, ci vorranno anni per implementare su larga scala questi impianti. Nel frattempo, dobbiamo concentrarci sulle energie rinnovabili e sulle soluzioni a breve termine.

Cosa serve al nostro Paese per affrontare queste sfide energetiche?

Servono decisioni politiche chiare e coraggiose. Abbiamo ricevuto delle direttive dall’Unione Europea, e lo Stato italiano sta facendo passi avanti con leggi che spingono verso l’efficienza energetica e la mobilità elettrica. Ma la vera sfida è nell’applicazione pratica: spesso vediamo che le infrastrutture, come le colonnine per la ricarica delle auto elettriche, non sono pronte. Dobbiamo allineare la tecnologia alle esigenze reali dei cittadini.

Uni.Co.G.E. si sta muovendo in questa direzione?

Sì, stiamo cercando di fornire ai nostri comuni non solo luce e gas, ma anche un supporto consulenziale per accompagnarli in questa transizione. La tecnologia è importante, ma altrettanto lo è aiutare i cittadini a comprendere come utilizzare al meglio queste nuove opportunità. Inoltre, come società a proprietà pubblica, il nostro obiettivo è essere credibili e trasparenti, lavorando nell’interesse dei comuni e dei cittadini.

Condividi ora!