Vigilanza integrata, 7.745 controlli nel 2023. Il 95% con irregolarità contributive

Si è tenuta presso la sede dell’ULSS 9 Scaligera di Verona la seduta del Comitato Provinciale di Coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di diversi enti istituzionali e delle parti sociali. Durante l’incontro, i partecipanti hanno illustrato le attività di prevenzione, assistenza e formazione svolte per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.

Il Comitato Provinciale, nato in seguito all’approvazione del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/2008), ha lo scopo di coordinare le iniziative di vigilanza e prevenzione, coinvolgendo enti come lo SPISAL, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), i Vigili del Fuoco, l’INAIL, l’INPS, l’ARPAV e la Polizia Locale, insieme alle organizzazioni datoriali e sindacali. Il focus principale dell’incontro è stato il contrasto all’irregolarità del lavoro e lo sviluppo di iniziative per assistere le aziende nell’adempimento degli obblighi normativi.

Tra le attività più rilevanti presentate, spicca la vigilanza integrata tra SPISAL, INAIL, ITL e Vigili del Fuoco, che ha visto nel 2023 la realizzazione di 7.745 controlli presso aziende della provincia di Verona, con un tasso di irregolarità contributiva superiore (INPS, INAIL) al 95%. Le irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro hanno riguardato oltre il 57% delle 2000 aziende controllate, portando all’emissione di 160 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, la maggior parte nel settore edile.

Il Comitato ha inoltre discusso l’importanza della formazione per prevenire incidenti e promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro. Nel 2023, più di 21.800 figure della prevenzione (datori di lavoro, responsabili della sicurezza, lavoratori, ecc.) sono state coinvolte in corsi di formazione organizzati da vari enti. In particolare, i Vigili del Fuoco hanno formato 2.140 addetti all’antincendio, mentre le organizzazioni datoriali e sindacali hanno contribuito alla formazione di 16.518 soggetti. Un ruolo cruciale è stato svolto anche dall’SPISAL, che ha informato 3.110 soggetti, e dall’ITL, che ha partecipato a 18 eventi informativi.

Un altro punto centrale dell’incontro è stato il progetto educativo che coinvolge le scuole. Oltre 5.150 studenti sono stati formati nel progetto “Costruzioni ambiente e territorio”, con 1.460 ore di formazione teorico-pratica sugli aspetti di sicurezza nei cantieri. Questo progetto rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi legati al lavoro.

Stefania Dolci, direttore f.f. dello SPISAL, ha sottolineato l’importanza del patto per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, affermando: “In un territorio con oltre 93.000 imprese, in gran parte micro e piccole, il coordinamento tra enti e parti sociali è essenziale per garantire un approccio integrato alla prevenzione e alla vigilanza”.

Marco Vesentini, vicedirettore dell’INAIL Verona, ha invece evidenziato i progressi ottenuti nella formazione specifica per lavorare in spazi confinati, realizzata in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Grazie all’utilizzo di un simulatore brevettato, è stato possibile offrire una formazione realistica e efficace, contribuendo alla prevenzione degli incidenti in ambienti ad alto rischio.

Infine, l’ARPAV ha presentato i risultati della propria attività di controllo, con oltre 13.000 verifiche effettuate nel 2023 su impianti e attrezzature di lavoro. L’ARPAV ha inoltre ricordato il proprio ruolo nella verifica della sicurezza degli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante, contribuendo alla tutela dell’ambiente e della salute collettiva.

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