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Scuola, Ceschi: «La scuola ha il compito di educare persone e futuri cittadini»

di Redazione
Il direttore della cooperativa Cultura e Valori riflette sull'importanza di un'educazione che coniughi innovazione tecnologica e umanità per il benessere degli studenti.

Nel corso della puntata di Focus Verona Economia, il direttore di Verona Network Matteo Scolari ha intervistato Damiano Ceschi, direttore della Cooperativa Cultura e Valori e dirigente scolastico delle scuole Peruzzi di Marzana. L’intervista si è focalizzata sui temi dell’educazione e del benessere degli studenti in un mondo scolastico in continuo cambiamento.

La scuola e la formazione sono in continua evoluzione. Come vede il cambiamento nell’approccio educativo degli studenti di oggi?

È evidente che il contesto in cui crescono i giovani oggi è profondamente cambiato rispetto a vent’anni fa. Non possiamo avere lo stesso approccio educativo che avevamo un tempo. I ragazzi di oggi si trovano a dover gestire una quantità incredibile di stimoli e strumenti, e il nostro compito è aiutarli a navigare in questo contesto, insegnando loro non solo le competenze tecniche ma anche lavorando sulla loro umanità. È essenziale che imparino a governare questi strumenti e non a subirli.

Questo significa che anche la formazione degli insegnanti deve evolversi. Come affrontate questo aspetto nella sua cooperativa?

Assolutamente. La formazione degli insegnanti è fondamentale e deve essere a tutto campo. Non si tratta solo di apprendere le nuove tecnologie, ma anche di sviluppare un approccio che tenga conto dell’umanità dei ragazzi. Le nostre scuole, che si basano su una tradizione culturale di ispirazione cristiana, hanno il dovere di formare gli studenti come persone complete, capaci di gestire la complessità del mondo moderno. Credo che per trasmettere benessere agli studenti, dobbiamo prima di tutto creare ambienti di lavoro positivi per gli insegnanti. Quando gli insegnanti sono motivati e sereni, possono trasferire queste qualità anche agli studenti.

Il benessere degli studenti è un tema molto importante, ma come si può coltivare concretamente?

Per creare un ambiente di benessere, dobbiamo partire dal benessere degli insegnanti. Una scuola deve essere una comunità educante, in cui gli insegnanti si sentano parte di un gruppo, lavorino insieme e condividano esperienze. Questo senso di comunità tra insegnanti si riflette poi sugli studenti. Non possiamo dimenticare che i giovani di oggi sono immersi in un mondo digitale, ma è essenziale che trovino un equilibrio tra il virtuale e il reale, tra la tecnologia e le relazioni umane. Dobbiamo educare i nostri studenti a vivere con consapevolezza in entrambi i mondi.

Parliamo di un tema delicato come la dispersione scolastica. Cosa si può fare per contrastarla?

La dispersione scolastica è un fenomeno preoccupante e complesso. Negli ultimi anni, ho avuto modo di incontrare studenti che avevano abbandonato la scuola media e la cosa che mi ha colpito è che, nonostante l’ampia offerta formativa e le innovazioni messe in campo, alcuni ragazzi non riescono a trovare il loro posto nel sistema scolastico. Credo che uno dei motivi principali sia l’eccessiva proiezione dei ragazzi nel mondo virtuale, unita a un malessere che vivono nel mondo reale. Questo malessere può essere dovuto a problemi nei rapporti tra compagni o alla mancanza di cura e attenzione nelle relazioni all’interno dell’ambiente scolastico. È essenziale creare un clima scolastico che sia accogliente e che tenga conto delle esigenze dei singoli studenti.

Come possiamo intervenire per rendere i percorsi formativi più attrattivi e motivanti per i ragazzi?

È fondamentale che le scuole diventino luoghi in cui i ragazzi si sentano coinvolti e dove trovino significato. Dobbiamo lavorare molto sulle relazioni e sul senso di appartenenza. Non si tratta solo di insegnare contenuti, ma di creare un ambiente scolastico in cui ogni studente si senta valorizzato e sostenuto nel proprio percorso. Anche l’approccio individuale è importante: conoscere i ragazzi, capire le loro necessità, interessi e potenzialità ci permette di aiutarli a trovare la loro strada. Solo così possiamo evitare che si perdano lungo il cammino.

Ha parlato molto dell’importanza dell’aspetto umano nella formazione. Qual è il ruolo della scuola nel formare non solo studenti, ma cittadini consapevoli?

La scuola ha il compito di educare i giovani non solo come studenti, ma come persone e futuri cittadini. Lo spirito critico, la capacità di riflettere e di porsi delle domande sono elementi fondamentali che devono essere coltivati nel corso del loro percorso scolastico. Questo si realizza attraverso il dialogo, la condivisione di esperienze e la creazione di una comunità scolastica che funzioni come un luogo di crescita per tutti. Per questo, come ho detto prima, è importante che gli insegnanti siano ben formati e motivati, perché il loro ruolo va oltre la semplice trasmissione del sapere.

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