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Vino, rallenta la corsa extra-UE. Nel 1° semestre volumi in calo del 3,7%

di Matteo Scolari
Secondo l'analisi dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly ci siamo lasciati alle spalle un giugno particolarmente negativo, in cui le esportazioni hanno subito una contrazione del 10% in volume e del 7% in valore per i vini imbottigliati fermi e frizzanti.

Il primo semestre del 2024 ha visto l’export di vino italiano verso i Paesi terzi mantenere una crescita positiva, seppur con segnali di rallentamento. Secondo i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, quasi 4,7 milioni di ettolitri di vino italiano sono stati esportati tra gennaio e giugno, con un valore totale di 2,1 miliardi di euro. L’extra-UE continua a essere un mercato importante per il settore vitivinicolo italiano, i ma i dati recenti indicano una decelerazione, resa più evidente da un giugno particolarmente negativo, in cui le esportazioni hanno subito una contrazione del 10% in volume e del 7% in valore per i vini imbottigliati fermi e frizzanti, con un calo del 13,5% nelle quantità per questi ultimi.

Rispetto ai primi cinque mesi del 2024, il tasso di crescita del volume export è passato dal +10% di maggio a un più contenuto +6,3% a metà anno, mentre il valore è sceso dal +7,3% al +4,7%. Questo calo è stato registrato in quasi tutti i principali mercati extra-UE, con l’eccezione della Sud Corea, Messico e Australia, che hanno mostrato una resilienza maggiore. Il resto dei principali mercati, tra cui Regno Unito, Svizzera, Canada e Cina, ha visto una riduzione significativa degli ordini di vini italiani, con cali del 15%, 12%, 18% e 12,5% rispettivamente.

Il settore degli spumanti ha continuato a mostrare una crescita, anche se più moderata rispetto all’inizio dell’anno. I volumi esportati di spumanti italiani sono passati da un aumento del +18% a un +14,5%, mentre i valori sono scesi dal +12,3% al +9,3%. Nonostante questa diminuzione, gli spumanti rimangono un punto forte per l’export italiano, sostenendo in parte la performance complessiva del settore.

Nel mercato americano, il più grande per il vino italiano, l’export ha mostrato segnali di rallentamento, con una contrazione del 4,8% a volume nel mese di giugno, sebbene a valore si sia registrato un leggero incremento del 1%. Anche qui si è evidenziata una differenza significativa tra la domanda per i vini imbottigliati fermi e frizzanti, che è scesa del 9%, e quella per gli sparkling, che ha continuato a crescere con un +5% a volume.

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