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Veronafiere, il bilancio 2023 è record storico di ricavi

di Redazione
Ricavi al di sopra delle attese e superiori anche al 2019, anno pre-Covid.

L’Assemblea dei Soci di Veronafiere S.p.A. ha approvato ieri all’unanimità i risultati consolidati del 2023 che registrano a livello di Gruppo e della Capogruppo il record storico di ricavi, al di sopra delle attese e superiori anche al 2019, anno pre-Covid. Un risultato ottenuto attraverso la sola gestione caratteristica – che genera mediamente il 90% dei ricavi – e senza aiuti di Stato o plusvalenze.
 
Il Presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha commentato: «I numeri evidenziano la crescita a doppia cifra del fatturato a conferma della vitalità di prodotti ben presidiati, così come dei servizi sviluppati dalla SpA e dalla compagine. I ricavi del Gruppo Veronafiere sono di grande rilievo e superiori anche ai risultati del 2019, anno pre covid, e si attestano a 120,5 milioni di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 2022. L’Ebitda è pari a 22,3 milioni di euro, in miglioramento del 25,9% rispetto al 2022, superando di 4,6 milioni di euro le stime di budget e registra un utile di 3,9 milioni di euro. Elemento di assoluta rilevanza, la generazione di cassa, solida anche grazie a evoluzione di circolante, ha ridotto sensibilmente e virtuosamente le dimensioni di indebitamento: la struttura finanziaria del Gruppo Veronafiere è tornata solida».
 
L’Amministratore Delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, ha sottolineato: «Per quanto riguarda la capogruppo Veronafiere S.p.Ai ricavi delle vendite e delle prestazioni per l’esercizio 2023 hanno raggiunto quota 93,8 milioni di euro, con un incremento del 16% (+13 milioni di euro) rispetto al 2022. L’Ebitda è di 14,1 milioni di euro, in crescita del 19,4% (+2,4 milioni di euro) sull’esercizio precedente. Il risultato netto al 31 dicembre 2023 rileva un utile di 2,3 milioni di euro.  Inoltre, la marginalità e la redditività adjusted, cioè depurate da poste straordinarie e non ripetibili, risultano sensibilmente superiori rispetto a indicazioni reported, supportando la prospettiva di accelerazione della marginalità per Veronafiere nel 2024. Tutto ciò è stato realizzato grazie alla combinazione di molteplici fattori, primo fra i quali la normalizzazione del calendario fieristico, finalmente stabile per la prima volta dal 2019. Un ritorno alla normalità che si riflette nella ripresa a pieno regime dell’attività di organizzazione diretta di rassegne, eventi e iniziative, congiuntamente a quella convegnistica-congressuale. Un esempio per tutti, lo svolgimento dopo 6 anni di assenza della rassegna internazionale Samoter dedicata al settore industriale delle macchine per costruzioni». 
 
Nel 2023 si sono svolte complessivamente 50 manifestazioni, delle quali 39 nel quartiere espositivo di Veronafiere per un totale Italia di 770 mila visitatori, 11 mila espositori e una superficie netta espositiva di 567 mila metri quadrati e 11 all’estero in 6 Paesi (Brasile, Cina, Paesi Bassi, Perù, Serbia e Stati Uniti d’America). I convegni ospitati nella struttura congressuale di Veronafiere sono stati 280 per 60.500 operatori partecipanti. Alcuni dei brand fieristici di proprietà sono benchmark mondiali nei propri comparti di riferimento, come Vinitaly e Marmomac, o detengono una riconosciuta leadership internazionale quali Samoter, Fieragricola, Fieracavalli e Progetto Fuoco.

Risultati al 31 dicembre 2023

I ricavi delle vendite e delle prestazioni del Gruppo Veronafiere per l’esercizio 2023 si attestano a 120,5 milioni di euro, in crescita dell’11,8% (+12,8 milioni di euro) rispetto al 2022. L’EBITDA è pari a 22,3 milioni di euro, in miglioramento del 25,9% rispetto al 2022, superando di 4,6 milioni di euro le stime di budget.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2023 rileva un utile di 3,9 milioni di euro, marcando una netta inversione di tendenza rispetto ai 5,1 milioni di euro di perdita dell’esercizio 2022.

Per quanto riguarda la capogruppo Veronafiere S.p.A, i ricavi delle vendite e delle prestazioni per l’esercizio 2023 hanno raggiunto quota 93,8 milioni di euro, con un incremento del 16% (+13 milioni di euro) rispetto al 2022.

L’EBITDA è di 14,1 milioni di euro, in crescita del 19,4% (+2,4 milioni di euro) sull’esercizio precedente.
Il risultato netto al 31 dicembre 2023 rileva un utile di 2,3 milioni di euro, a fronte di una perdita di 6,1 milioni di euro nel 2022. 

Il piano strategico 2024-2026

L’introduzione del Piano strategico di sviluppo 2024-2026, denominato ONE Veronafiere, ha fornito una guida chiara per valorizzare tutte le società del Gruppo e per consolidare la presenza internazionale. Le azioni previste nel Piano, incentrate sulla crescita sostenibile, la presenza internazionale strutturata e lo sviluppo di servizi competitivi, hanno contribuito al successo del bilancio 2023 e hanno posto le basi per future performance positive.
 
«Le linee decisionali e di sviluppo per i prossimi anni sono contenute nel Piano strategico presentato a soci, sindacati e dipendenti nei primi mesi di quest’anno, denominato ONE Veronafiere per sottolineare l’obiettivo di valorizzare sotto un’unica regia tutte le società del Gruppo, dagli allestimenti a quelle operanti all’estero, in modo da creare valore in termini di fatturato e di know-how di mercato riferito alle industry che presidiamo con le rassegne e gli eventi a marchio Veronafiere in Italia e nel mondo – ha spiegato il Presidente di Veronafiere, Federico Bricolo -. Al contempo, con esso sono state ridefinite le azioni utili a contenere le criticità del contesto geopolitico per potenziare le opportunità di sviluppo sia sul mercato domestico che sui mercati internazionali in cui storicamente il Gruppo gioca un ruolo di primo piano per l’economia reale del Paese, delle piccole-medie imprese e delle filiere rappresentate dai propri prodotti».
 
«A fine periodo nel 2026 – ha evidenziato l’Amministratore Delegato Maurizio Danese -, il Piano prevede cinque nuove rassegne in portafoglio, investimenti per oltre 30 milioni di euro in infrastrutture, un aumento di 6 punti percentuali del margine lordo da gestione caratteristica così da attestarsi al +47%, un fatturato di 151,8 milioni di euro a +40% sul 2023 e un Ebitda di 41 milioni pari al 26,8% contro il 16,4% del 2023».
 
Il raggiungimento di questi obiettivi  di crescita del prossimo triennio (2024-2026) poggia sugli asset distintivi di Veronafiere nel mercato fieristico internazionale (2024-2026), plasmati su un modello di business che ha nel fattore umano la chiave del proprio successo, e incardinati su quattro pilastri: crescita sostenibile del business nazionale; presenza internazionale strutturata; sviluppo di un’offerta di servizi e allestimenti completa e competitiva; utilizzo dei dati a supporto del business.
 
Pilastri supportati da altrettante azioni, funzionali al raggiungimento degli obiettivi: semplificazione dell’assetto societario per valorizzare le fabbriche di prodotto; nuovo assetto organizzativo e investimento sulle persone; investimenti tecnologici, infrastrutturali ed efficientamento operativo; modello di business guidato da tematiche ESG (Environmental, Social e Governance).
Una scelta quest’ultima che premia la conduzione responsabile dell’impresa, prevedendo l’adozione di pratiche per la salvaguardia dell’ambiente e di politiche interne attente all’uguaglianza e all’inclusione di ciascun lavoratore.
 
Lo sviluppo internazionale, contemplato nel Piano e tra i pilastri dello stesso quale leva strategica per tutto il made in Italy e in particolare per il comparto fieristico, si concretizza per Veronafiere in due punti. Il primo, attraverso il presidio dei propri comparti di riferimento, tramite l’esportazione delle manifestazioni chiave (Vinitaly e Marmomac in primis, Fieracavalli Fieragricola e Progetto Fuoco a tendere) del Gruppo sulle piazze più attrattive e con la presenza di collettive estere organizzate direttamente nelle geografie target. Il secondo, favorendo l’incoming di operatori, stakeholder e professionisti stranieri di alto profilo alle fiere in Italia: uno sforzo assiduo e “bidirezionale”, capace di garantire circolarità e respiro alle opportunità di business.

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