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Vinext brevetta un polimero per assorbire acqua dall’umidità nell’aria

di Redazione
Un brevetto innovativo per la cattura dell’acqua dall’umidità atmosferica: la nuova tecnologia di Vinext apre nuove possibilità per l’agricoltura e la sostenibilità.

Vinext S.p.A., azienda veronese specializzata in biotecnologie e tecnologie avanzate per l’enologia, la brassicoltura e l’agricoltura, ha annunciato il brevetto di una nuova tecnologia destinata a rivoluzionare la gestione delle risorse idriche: un polimero innovativo capace di catturare acqua direttamente dall’umidità dell’aria, senza l’utilizzo di energia elettrica.

Il brevetto riguarda un dispositivo progettato per l’Atmospheric Water Harvesting (AWH), un sistema che permette di estrarre l’acqua contenuta nell’umidità atmosferica, con potenziali applicazioni che spaziano dall’agricoltura alla produzione di acqua potabile in aree aride, fino a impieghi domestici e industriali. Il dispositivo è in grado di assorbire fino al 100% del proprio peso in acqua durante la notte, con umidità atmosferica del 30%. La capacità di assorbimento aumenta proporzionalmente con l’umidità presente nell’aria, e l’acqua viene successivamente rilasciata attraverso un processo di desorbimento diurno, attivato dal calore solare.

Sostenibilità e innovazione

L’invenzione, chiamata Next AWH23, è il risultato di un progetto di ricerca e sviluppo pluriennale condotto dal reparto R&D di Vinext. Secondo Salvatore Vignola, CEO dell’azienda, il brevetto rappresenta un traguardo significativo nel percorso di crescita di Vinext, che si conferma impegnata nella creazione di soluzioni sostenibili, con un impatto positivo sull’ambiente e sulle risorse idriche. “Questo brevetto è un passo fondamentale per l’azienda e per il nostro impegno costante nell’innovazione. Siamo felici di proteggere e valorizzare una tecnologia che crediamo strategica per il futuro”, ha dichiarato Vignola.

Potenzialità

La nuova tecnologia si rivela particolarmente interessante per il settore agricolo, dove potrebbe essere utilizzata per l’irrigazione di piante, vivai ad alto consumo idrico, o anche per applicazioni più ampie come la gestione delle risorse idriche in vigneti e coltivazioni estese. Ma non solo: il polimero brevettato da Vinext potrebbe essere impiegato anche per la produzione di acqua potabile in zone con accesso limitato alle risorse idriche, come nelle aree desertiche o in situazioni di emergenza.

Le applicazioni potenziali si estendono anche al mercato domestico, dove dispositivi di dimensioni ridotte potrebbero essere utilizzati per garantire un approvvigionamento idrico efficiente e sostenibile. L’innovazione, quindi, non si limita a un ambito specifico, ma ha un ampio raggio di applicazione che può rispondere a diverse esigenze globali legate alla scarsità di acqua.

Sviluppo

Il brevetto registrato da Vinext non solo tutela la tecnologia in Italia, ma apre la porta a potenziali sviluppi industriali e commerciali a livello internazionale. L’azienda, infatti, è già in contatto con numerosi interlocutori, tra cui grandi gruppi, interessati ad adottare questa soluzione nei settori agricolo e industriale. Inoltre, la registrazione del brevetto rappresenta un ulteriore passo nella strategia di rafforzamento del portafoglio di innovazioni proprietarie da parte di Vinext, che intende così consolidare la propria posizione come leader nelle soluzioni tecnologiche per la sostenibilità e la gestione delle risorse naturali.

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