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Riello torna italiana: Ariston Group acquisisce il gruppo di Legnago per 289 milioni

di Matteo Scolari
Con l’operazione con Carrier il marchio storico della termoidraulica rientra in mani italiane. Per il 2025 attesi 400 milioni di fatturato. Urso: «Si rafforza il Made in Italy e si tutela l’occupazione».

Il Gruppo Riello, fondato nel 1922 a Legnago, nel cuore della provincia di Verona, torna ufficialmente in mani italiane. Ariston Group ha infatti acquisito il 100% del gruppo Riello dall’americana Carrier, con una valutazione complessiva pari a 289 milioni di euro. Un’operazione di rilievo industriale e simbolico che segna un passaggio strategico per uno dei marchi più rappresentativi della meccanica e della termoidraulica italiana.

Secondo quanto comunicato nella nota ufficiale, per il 2025 Riello è atteso a raggiungere circa 400 milioni di euro di fatturato netto, con un Ebitda rettificato stimato intorno ai 35 milioni di euro, numeri che confermano la solidità industriale del gruppo e il suo peso all’interno delle filiere legate all’energia e all’efficienza degli impianti.

L’operazione è stata seguita da vicino dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è stata accolta con favore dal ministro Adolfo Urso, che ne ha sottolineato il valore strategico. «Il Gruppo Riello, indiscusso protagonista dell’industria italiana, torna dopo anni in mani italiane. L’acquisizione da parte di Ariston Group chiude un percorso complesso, seguito in ogni sua fase dal Mimit, e segna un passaggio industriale di rilievo strategico», ha dichiarato Urso. «Un’operazione che rafforza la filiera del Paese, tutela l’occupazione e garantisce continuità e sviluppo alle attività produttive, nell’ambito di una strategia di crescita solida e di lungo periodo».

Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.
Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

A conferma dell’attenzione istituzionale sul dossier, domani alle ore 11 è in programma al Mimit il tavolo sulla vertenza Riello, già convocato in vista di questo passaggio decisivo per il futuro del gruppo e dei suoi stabilimenti.

«Il rientro del Gruppo Riello nell’alveo di un grande player industriale italiano come Ariston è una notizia di grande importanza per l’economia nazionale e per la valorizzazione del Made in Italy. Parliamo di una scelta industriale di peso, capace di assicurare stabilità produttiva, protezione dei posti di lavoro e il rafforzamento di una filiera essenziale per il Paese, in un comparto strategico come quello del comfort abitativo e delle soluzioni per il riscaldamento, oggi pienamente coinvolto nella transizione energetica e tecnologica» ha affermato Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Industria al Parlamento europeo.

L’europarlamentare Elena Donazzan.

«La rilevanza dell’operazione emerge anche dalla conferma degli stabilimenti e dei poli di ricerca sul territorio nazionale, oltre che dal coinvolgimento di più di mille addetti: elementi che testimoniano una visione fondata su imprese robuste, investimenti duraturi e sulla centralità dell’industria italiana. Il ruolo svolto dal Governo Meloni, e in particolare dal Ministro Adolfo Urso, dimostra come una politica industriale concreta e lungimirante possa sostenere passaggi complessi, tutelando occupazione, competenze e la storia industriale del Paese. È questa la strada giusta per rafforzare la competitività dell’Italia» conclude l’europarlamentare di Fratelli d’Italia.

«È una vittoria per il nostro sistema industriale, che attesta di essere solido, credibile  e capace di competere e vincere anche contro i grandi colossi internazionali». Così  Daniele Polato, europarlamentare e membro della commissione per il Commercio  internazionale, ha commentato l’acquisizione da parte di Ariston del Gruppo Riello.

Daniele Polato.

«Si tratta di un’operazione di straordinario valore industriale, che rafforza un’intera  filiera e, soprattutto, tutela e valorizza competenze, occupazione e know-how italiani.  Riello è un marchio storico del Made in Italy e un pilastro della termomeccanica  nazionale, con stabilimenti a Verona e nel Veneto e una presenza profondamente  radicata nei nostri territori – ha proseguito Polato -. Il ritorno sotto un controllo industriale italiano dimostra che, grazie alle politiche messe in campo dal Ministro Urso per la  tutela dell’impresa e del Made in Italy, l’Italia non è più terreno di conquista, ma un  Paese che sa proteggere e valorizzare i propri asset strategici. Un risultato che attesta  l’importanza della sovranità industriale per cui ci stiamo battendo anche in Europa» ha concluso l’europarlamentare Polato.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani, che ha rimarcato il valore territoriale dell’operazione. «Riello è un marchio storico nel settore termoidraulico che da sempre è identificato con l’imprenditoria veneta e l’eccellenza del suo tessuto produttivo», ha affermato. «L’accordo che porta all’acquisizione da parte di Ariston Group, definendo così il superamento della crisi attraversata negli ultimi anni, è una tappa di grande rilevanza per l’economia regionale e nazionale. Ora si apre una nuova fase verso la quale la Regione continuerà a riservare grande attenzione».

Il presidente della Regione del Veneto Alberto Stefani.

Stefani ha inoltre collegato l’operazione alle sfide future del comparto: «Il settore industriale interessato è strettamente legato alla sfida della transizione energetica. In un ambito così strategico, la crisi ha messo in discussione numerosi posti di lavoro, anche nei poli presenti in Veneto. Il lavoro svolto conferma che la sinergia tra istituzioni e parti coinvolte può portare a risultati importanti per il territorio, i lavoratori e il sistema economico».

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