ATO Veronese, i Sindaci approvano il bilancio e avviano il percorso per il nuovo Piano d’Ambito
di Matteo ScolariApprovazione all’unanimità del bilancio e avvio ufficiale della nuova stagione di pianificazione del servizio idrico integrato: sono i due capisaldi emersi dall’Assemblea dei Sindaci dell’ATO Veronese, ente presieduto da Bruno Fanton, che ha illustrato gli step verso la definizione del nuovo Piano d’Ambito, lo strumento che guiderà investimenti e interventi per i prossimi trent’anni .
Il 2026 segnerà l’inizio del percorso che ridisegnerà lo sviluppo del sistema idrico provinciale, “dal lago alla montagna, dalla città alla pianura”, come ha evidenziato Luciano Franchini, direttore del Consiglio di Bacino. Le linee guida si inseriscono in un quadro normativo europeo sempre più stringente su acque potabili, reflue e gestione dei fanghi, chiudendo di fatto il ciclo di pianificazione avviato oltre venticinque anni fa. Il precedente Piano d’Ambito, adottato nel 2005 e aggiornato negli anni successivi, ha già portato alla realizzazione di opere per oltre 800 milioni di euro tra il 2003 e il 2025, grazie ai gestori Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi.

Il nuovo Piano seguirà quattro tappe principali:
– 2026: analisi dello stato di fatto;
– 2027: elaborazione del Piano d’Ambito;
– 2028: Valutazione Ambientale Strategica (VAS), scelta della forma di gestione, definizione del valore residuo di fine concessione e dei cespiti da trasferire ai Comuni;
– 2030: affidamento del servizio.
Parallelamente, il triennio 2026–2028 vedrà un intenso programma di attività: dall’aggiornamento dello schema regolatorio 2024–2029 alla verifica degli indicatori di qualità tecnica e contrattuale, dal controllo degli avanzamenti nel Programma degli Investimenti e delle Opere Strategiche all’approvazione dei progetti dei gestori ai sensi dell’art. 158-bis. Tra le priorità anche la gestione dei sei interventi PNRR assegnati, il proseguimento dei lavori sul nuovo collettore del Garda, l’approvazione delle aree di salvaguardia e dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, nonché azioni specifiche a tutela delle aree interessate da contaminazioni da PFAS.
Un’attenzione particolare continuerà a essere rivolta al Fondo di solidarietà sociale, istituito nel 2008 per sostenere gli utenti in difficoltà nel pagamento delle bollette. Rafforzato nel 2020 durante la pandemia fino a 517.000 euro, il Fondo ha erogato complessivamente 670.750 euro ai Comuni nel periodo 2021–2025, con interventi annuali mirati a coprire i consumi delle famiglie più fragili.
In tema di tariffe, il primo aggiornamento dello schema regolatorio è previsto nel primo semestre 2026. Gli incrementi già approvati – +2,9% per Acque Veronesi e +3,9% per AGS – saranno confermati in sede di revisione.
Durante l’assemblea è stato inoltre riconfermato il Revisore dei Conti Carlo Errico. «Si tratta di interventi strategici che contribuiscono al miglioramento dell’efficienza del sistema idrico, della resilienza delle reti e della sostenibilità ambientale dell’intero territorio veronese», ha dichiarato il presidente dell’ATO Veronese Bruno Fanton .
Nel 2026 proseguirà anche lo studio dei profili di consumo, con un focus specifico sulle utenze domestiche residenziali per valutare adeguatezza degli scaglioni tariffari e coefficienti familiari. Tutte le attività saranno svolte in stretta collaborazione con gestori, associazioni dei consumatori e amministrazioni locali, per una governance del servizio trasparente, condivisa e orientata ai bisogni del territorio.
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