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Paolo Bissoli: «Piazza Bra piace a tutti: ora puntiamo a farla diventare la sede permanente»

di Matteo Scolari
Il presidente di Confesercenti Verona traccia un primo bilancio a pochi giorni dall'avvio dei nuovi Mercatini di Natale, auspicando che si possano fare in Bra anche in futuro.

Il primo bilancio dei Mercatini di Natale nella nuova collocazione di Piazza Bra arriva dalla voce del presidente di Confesercenti Verona, Paolo Bissoli, che racconta l’impatto dei primi giorni, l’importanza della location, la sicurezza e le prospettive di stabilizzazione dell’evento. Una riflessione maturata tra il via vai di visitatori, il sole invernale e una piazza che si prepara ad accogliere anche i 220 banchi di Santa Lucia.

Presidente Bissoli, quali sono le sensazioni dopo i primi giorni dei mercatini nella nuova location di Piazza Bra?

La sensazione è molto buona. Piace a tutti. Basta guardarsi attorno: giornate come queste, fresche ma con il sole, invogliano la gente a uscire e a vedere quello che abbiamo fatto. Abbiamo cercato di fare il meglio possibile, anche pensando che tra qualche giorno arriverà Santa Lucia, quindi la piazza si riempirà ancora di più. Ringraziamo l’amministrazione comunale e tutti quelli che ci hanno dato una mano per poter avere questa location.

Una delle criticità dell’anno scorso era il rischio di sovraffollamento. Questa piazza permette maggiore sicurezza?

Qui ci sono ampie vie di fuga. Non ci sono barriere, quindi si può andare da qualsiasi parte sia per entrare che per uscire. Speriamo che il tempo ci assista come il fine settimana scorso, ma dal punto di vista della sicurezza questa location è davvero un’altra cosa.

Molti parlano della possibilità che Piazza Bra diventi la sede definitiva dei mercatini. Ci crede anche lei?

Sì, ci contiamo. Stiamo già lavorando: abbiamo già aperto un buon dialogo con l’amministrazione e speriamo davvero che questa soluzione diventi permanente. È una piazza che funziona, che accoglie bene la gente e che valorizza l’evento.

Confesercenti è impegnata anche sul fronte del sociale con la “casetta” del turismo inclusivo dell’ULSS 9. Perché questo impegno?

Anche quest’anno abbiamo messo a disposizione la casetta sociale, per dare la possibilità ai ragazzi dei centri diurni di venire a vendere i prodotti che realizzano. È un’iniziativa importante: le associazioni vengono a rotazione, espongono ciò che producono e trovano uno spazio di visibilità all’interno dei mercatini. È un segno concreto per valorizzare il loro lavoro e quello degli operatori.

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