Cassa Padana Bcc ottiene la Certificazione per la parità di genere

Cassa Padana Bcc compie un passo significativo nel percorso verso un modello di impresa più inclusivo e socialmente responsabile, ottenendo la Certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022 rilasciata da Bureau Veritas, leader globale nei servizi di ispezione e verifica . Una tappa che si inserisce nella cornice della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e che assume un valore particolare anche per i territori in cui la banca opera — tra cui Verona e il Veneto — dove il tema della violenza economica e dell’accesso equo alle opportunità professionali resta oggi centrale nel dibattito socio-economico.

Il riconoscimento arriva al termine di un percorso strutturato, che ha portato alla definizione di un Piano strategico dedicato, alla creazione di un Comitato guida, di gruppi di lavoro interni e all’adozione di politiche specifiche monitorate attraverso KPI puntuali. Un processo che ha trasformato un impegno già radicato nell’identità della banca in un modello sistemico e misurabile, orientato alla costruzione di un ambiente di lavoro più equo e alla diffusione di benessere tra le persone di Cassa Padana.

La banca, presente in otto province — tra cui Verona — conferma così la centralità del tema della parità di genere per la propria crescita e per il rafforzamento della comunità. L’attenzione all’inclusione passa anche da iniziative interne come il “Family Day”, giunto alla sua terza edizione e dedicato a sostenere l’equilibrio vita-lavoro, che quest’anno si è svolto alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia in collaborazione con Fondazione Brescia Musei . A questo si affianca l’impegno nel valorizzare realtà associative attive nei progetti di inclusione: recentemente Cassa Padana ha premiato cinque associazioni — AilBrescia, DieciAps, Non c’è più tempo Aps, Si può fare Aps e Impegno cultura e sport anziani — a conferma di un approccio che guarda al territorio come parte integrante della propria missione sociale.

In linea con il percorso avviato, l’istituto ha inoltre aderito al Manifesto del Linguaggio inclusivo del Gruppo Cassa Centrale, con l’obiettivo di promuovere un uso consapevole e responsabile delle parole e contribuire alla creazione di ambienti di lavoro realmente accoglienti. L’impegno contro la discriminazione e la violenza di genere non resta dunque confinato all’interno dell’organizzazione, ma si estende alla comunità, sostenendo un cambiamento culturale che coinvolge anche la sfera economica. Un messaggio chiaro: costruire pari opportunità significa anche prevenire e contrastare la violenza economica, che rappresenta ancora oggi una delle forme meno visibili ma più diffuse di disuguaglianza.

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