Giancarlo Dettoni: «Il nuovo casello di Castelnuovo sarà operativo entro fine 2026»
di Matteo ScolariIl nuovo casello autostradale di Castelnuovo del Garda è una delle opere infrastrutturali più importanti degli ultimi anni per la provincia di Verona. A guidarne la realizzazione è SITTA Srl, storica azienda veronese specializzata in opere pubbliche e infrastrutturali. Fondata nel 1927, l’azienda è oggi una delle realtà più strutturate a livello nazionale nella realizzazione di grandi infrastrutture. Dal casello di Castelnuovo alla tranvia di Padova, passando per i lavori legati all’alta velocità nel tratto di Verona Est, Sitta opera principalmente per enti pubblici, garantendo standard elevati di qualità, sicurezza e sostenibilità. Il casello di Castelnuovo, atteso da decenni, rappresenta un progetto strategico per fluidificare la viabilità gardesana e alleggerire la pressione sul vicino casello di Peschiera. Con l’ingegner Giancarlo Dettoni facciamo il punto su avanzamento, caratteristiche tecniche, sicurezza e cronoprogramma dell’opera.
Ingegnere, partiamo dall’azienda: qual è oggi il ruolo di SITTA Srl nel panorama nazionale?
SITTA è un’azienda storica che lavora principalmente per enti pubblici. Realizziamo grandi opere come il nuovo casello di Castelnuovo, collaboriamo alla costruzione dell’alta velocità nel tratto Verona Est e stiamo lavorando anche alla tranvia di Padova con APS Holding. A queste si aggiungono le classiche attività di asfaltature e opere infrastrutturali diffuse. Le grandi opere sono il nostro core business da sempre.
Il casello di Castelnuovo è stato autorizzato in deroga alle normali distanze tra caselli. Perché?
L’idea risale alla fine degli anni ’90 ed è stata rivista nel tempo, ma ruota sempre attorno allo stesso obiettivo: offrire un accesso strategico a vetture e mezzi pesanti, in particolare per i parchi tematici e per il collegamento diretto con la Statale 11 e la Regionale 450 verso Affi. Pur sorgendo a soli 3,3 km dal casello di Peschiera, è stato autorizzato proprio per rispondere a esigenze viarie precise e ormai non più rinviabili.
Quali sono le caratteristiche principali di questa infrastruttura?
È un casello molto ampio: circa 14 tra porte di ingresso e uscita, più grande perfino di quello di Verona Sud. Intorno ci saranno parcheggi per circa 200 mila metri quadrati, collegati da un sottopasso appositamente costruito. Tutto si innesta in una grande rotatoria che consente flussi di traffico molto più efficienti. È previsto inoltre il raddoppio dell’impalcato sulla SR450, così da garantire una viabilità scorrevole in entrambe le direzioni.
A che punto sono oggi i lavori?
Abbiamo completato tutte le opere interrate, incluso il sottopasso dei parcheggi. La pensilina del casello è stata impostata e stiamo per posare la struttura metallica. Il sovrappasso principale è stato varato nel marzo 2025, con le rampe già completate. Ora stiamo realizzando le piste di accelerazione e decelerazione in carreggiata est e ovest dell’autostrada. Inoltre, stiamo costruendo pile e spalle dell’impalcato sopra la Statale 11, che sarà completato tra marzo e aprile dell’anno prossimo.
Quali sono state le principali complessità del cantiere?
La più importante è stata lavorare in prossimità dell’alta velocità, soprattutto sul sovrappasso a sud. Abbiamo operato con grande attenzione alla sicurezza, seguendo procedure stringenti dettate da Autostrada A4 Serenissima, che è molto sensibile sia agli aspetti di sicurezza sia a quelli ambientali. Abbiamo deviato e interrato il Rio Bisavola e tuttora sono in corso monitoraggi su vibrazioni, rumore e sottofondi.
Come funziona il coordinamento con il Comune di Castelnuovo e le istituzioni locali?
Ci confrontiamo periodicamente con l’amministrazione comunale, il comando dei vigili e gli assessori. È fondamentale coordinarsi perché i lavori su Statale 11 e SR450 hanno inevitabili ripercussioni anche sulla viabilità comunale, soprattutto nei periodi di grande afflusso verso i parchi. L’obiettivo è ridurre al minimo i disagi.
Una volta operativo, il casello andrà a ridurre la pressione su quello di Peschiera?
Sì, è uno degli obiettivi principali. Il casello di Peschiera ha un numero ridotto di uscite e spesso, soprattutto d’estate, diventa un imbuto. Castelnuovo avrà una capacità molto maggiore e una viabilità progettata per smistare meglio i mezzi pesanti verso la Statale 11 e la SR450.
Qual è il cronoprogramma ufficiale?
Stiamo condividendo con Autostrade un cronoprogramma che punta all’apertura del casello entro la fine del 2026. Le opere accessorie – parcheggi, uffici e alcuni completamenti – proseguiranno qualche mese in più, ma l’obiettivo è che entro l’estate 2027 il casello sia pienamente utilizzabile da residenti e turisti.
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