Poste Italiane, risultati record nei nove mesi 2025: ricavi a 9,6 miliardi e dividendo in crescita
di Matteo ScolariRicavi, margini e utile netto ai massimi storici per Poste Italiane nei primi nove mesi del 2025. Il gruppo conferma la guidance sull’intero esercizio, annuncia un acconto sul dividendo record e prosegue nel rafforzamento del proprio ruolo industriale tra logistica, finanza, assicurazioni, pagamenti digitali ed energia, con ricadute anche sui territori locali come Verona e il Veneto grazie a progetti come Polis e allo sviluppo dell’e-commerce.
Poste Italiane S.p.A., guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante e presieduta da Silvia Maria Rovere, ha approvato i risultati finanziari del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2025, descritti come i migliori dalla quotazione in Borsa. I ricavi si attestano a 9,6 miliardi di euro, in crescita del 4,5% anno su anno (3,2 miliardi nel solo terzo trimestre, +3,9%), con il contributo positivo di tutte le divisioni: corrispondenza, pacchi e distribuzione, servizi finanziari, servizi assicurativi e Servizi Postepay. L’EBIT adjusted raggiunge 2,5 miliardi (+10,5% sui nove mesi, 856 milioni nel trimestre, +8,5%), mentre l’utile netto sale a 1,8 miliardi (+11,2% sui nove mesi, 603 milioni nel trimestre, +6,1%).

Le Attività Finanziarie Investite (AFI) dei clienti toccano quota 601 miliardi di euro, con un incremento di 10 miliardi da fine 2024, a conferma della capacità del gruppo di attrarre e gestire risparmio in un contesto macroeconomico reso complesso dalle tensioni geopolitiche e dal rallentamento del PIL italiano (atteso a +0,6% nel 2025). La solidità patrimoniale resta elevata, con Total Capital Ratio di BancoPosta al 24%, CET1 al 20,5%, leverage ratio al 3,2% e Solvency II ratio del Gruppo Poste Vita al 312%, ben al di sopra dell’ambizione manageriale.
In questo quadro di crescita, il Consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2025 pari a 0,40 euro per azione, in pagamento dal 26 novembre (stacco cedola il 24 novembre, record date il 25 novembre), per un esborso complessivo di 518 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto all’anno precedente. Una decisione che si inserisce nella dividend policy di gruppo, che prevede la distribuzione del dividendo in due tranche e conferma il ruolo di Poste come blue chip di riferimento anche per gli investitori istituzionali del Nordest.
Matteo Del Fante ha commentato i risultati sottolineando la continuità del trend di crescita: «Dopo cinque trimestri consecutivi con una performance a livelli record, abbiamo nuovamente raggiunto risultati straordinari, con ricavi nei primi nove mesi pari a € 9,6 miliardi, in crescita del 4% su base annua, e un Risultato operativo (EBIT) adjusted in crescita del 10%, a € 2,5 miliardi. La solidità dei risultati raggiunti conferma ancora una volta la nostra capacità di generare una crescita sostenibile e redditizia in tutti i segmenti di business, grazie a una solida esecuzione commerciale e a un’efficace gestione dei costi.
Confermiamo, pertanto, la piena fiducia nel raggiungimento della guidance aggiornata per l’intero esercizio 2025, che prevede un Risultato operativo (EBIT) adjusted pari a € 3,2 miliardi e un utile netto pari a € 2,2 miliardi. La crescita dei ricavi nel settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata trainata dall’aumento dei volumi dei pacchi e sostenuta da una maggiore diversificazione della base clienti, con ricavi superiori a € 2,8 miliardi nei primi nove mesi».

I Servizi Finanziari di Poste Italiane hanno registrato un aumento dei ricavi da terzi del 5% anno su anno, raggiungendo € 4,2 miliardi nei primi nove mesi, sostenuti da una consistente performance del portafoglio di investimenti e da una solida performance commerciale. I Servizi Assicurativi hanno registrato una solida redditività sia nel comparto assicurativo Investimenti e Previdenza che nel business della Protezione, con ricavi in crescita del 10% nei primi nove mesi, che si attestano a € 1,4 miliardi.
I Servizi Postepay confermano la loro capacità di generare una crescita sostenibile dei ricavi e una solida accelerazione della redditività, con ricavi in crescita del 5% a € 1,2 miliardi e il Risultato operativo (EBIT) adjusted in crescita del 9% a € 416 milioni nei primi nove mesi, sostenuti dall’aumento del transato del 9,3% e dalla crescita del numero complessivo di transazioni dell’ecosistema pari al 12,8%. La base clienti relativa all’offerta retail di Poste Energia per luce e gas ha raggiunto circa 950.000 clienti, in linea con il raggiungimento dell’obiettivo di 1 milione di clienti entro la fine dell’anno.
«Sono lieto di annunciare che la migrazione dei nostri clienti alla Super App è stata completata con successo. Ad oggi la Super App è utilizzata da 15 milioni di clienti, con 4,1 milioni di utenti attivi su base giornaliera nel mese di novembre 2025, un dato che supera il numero complessivo di utenti delle nostre precedenti app considerate insieme. – prosegue Del Fante – Manteniamo un bilancio di gruppo solido, con un basso livello di indebitamento e un coefficiente di solvibilità assicurativa Solvency II pari al 312%, ben al di sopra delle nostre ambizioni manageriali, che ci garantisce una notevole flessibilità finanziaria.
Il 26 novembre distribuiremo un acconto sul dividendo record di € 0,40 per azione, equivalente a € 518 milioni totali, in crescita di un consistente 21% rispetto all’anno scorso. Stiamo accelerando sulle iniziative che valorizzano le sinergie con TIM. Nel primo trimestre del 2026 Poste Mobile avvierà la migrazione verso l’infrastruttura mobile di TIM, a seguito della firma del contratto MVNO.
Inoltre, il 29 settembre abbiamo lanciato “TIM Energia powered by Poste Italiane” in oltre 750 punti vendita TIM, con risultati iniziali che mostrano un andamento commerciale solido e promettente. Stiamo, inoltre, lavorando attivamente su ulteriori opportunità di cross-selling e iniziative di ottimizzazione dei costi, attraverso attività di procurement congiunto. Comunicheremo gli sviluppi al mercato in modo graduale, man mano che i relativi accordi verranno finalizzati.
Abbiamo, inoltre, compiuto un nuovo passo decisivo verso l’innovazione digitale con la firma di una lettera di intenti, per dare vita a una joint venture con TIM Enterprise, dedicata ai servizi IT basati sul cloud. Ancora una volta, questi eccellenti risultati testimoniano la dedizione e la professionalità di tutti i nostri dipendenti, il cui impegno quotidiano rimane al centro del nostro successo».
A livello di singole aree di business, la divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione vede ricavi per 2,8 miliardi nei nove mesi (+1,6%, 934 milioni nel terzo trimestre, +2,7%). La corrispondenza tradizionale continua a calare (480 milioni nel trimestre, -3,3%, 1,5 miliardi nei nove mesi, -4%), compensata però dalla crescita molto sostenuta dei pacchi e logistica, che registrano ricavi in aumento del 9,6% nel trimestre (420 milioni, 1,2 miliardi nei nove mesi, +8,4%), con volumi in forte progressione (+14,1% nel trimestre, +12,3% sui nove mesi) e una quota di pacchi consegnati dai portalettere salita al 45%. È un trend che impatta direttamente anche sulle aree ad alta vocazione manifatturiera e commerciale come il Veneto, dove l’e-commerce e la logistica dell’ultimo miglio assumono un ruolo crescente per imprese e famiglie.

I Servizi Finanziari producono ricavi da terzi per 4,2 miliardi nei nove mesi (+4,6%, 1,4 miliardi nel trimestre, +2,6%), con un margine di interesse a 2 miliardi (+6%) favorito da maggiori giacenze medie sui depositi e da un minor costo della raccolta. La raccolta netta dei prodotti di investimento raggiunge 2,3 miliardi dall’inizio dell’anno, mentre le commissioni da risparmio postale crescono del 4,7% sui nove mesi. L’EBIT adjusted di segmento arriva a 790 milioni (+23% sui nove mesi, 262 milioni nel trimestre, +16%), a conferma della centralità del modello BancoPosta nell’intermediazione del risparmio anche nelle province, Verona inclusa.
Nel comparto assicurativo, i ricavi toccano 1,4 miliardi nei nove mesi (+10,2%, 446 milioni nel trimestre, +11,7%), con un forte contributo del ramo Investimenti Vita e Previdenza (393 milioni nel trimestre, 1,2 miliardi nei nove mesi) e un Contractual Service Margin a 13,7 miliardi a fine settembre, dopo 1,1 miliardi di rilascio nei nove mesi. La raccolta netta Vita e Previdenza è positiva per 1,2 miliardi nei nove mesi, con premi lordi complessivi a 16,8 miliardi (+18,4%). Il business Protezione registra premi lordi in crescita del 25,5% sui nove mesi, a 968 milioni, e ricavi in aumento del 10,8%. L’EBIT adjusted di divisione sale a 1,2 miliardi nei nove mesi (+9,4%, 383 milioni nel trimestre, +11,3%).

I Servizi Postepay, che rappresentano l’ecosistema dei pagamenti, della telefonia e dell’energia, generano ricavi per 1,2 miliardi nei nove mesi (+4,7%, 409 milioni nel trimestre, +3,4%). I ricavi sui pagamenti raggiungono 878 milioni nei nove mesi (+2,4%), sostenuti da un forte incremento del transato e del numero di transazioni cashless, mentre i ricavi Telco restano stabili a 247 milioni nei nove mesi. L’offerta Poste Energia contribuisce per 86 milioni di ricavi sui nove mesi, con una base clienti prossima a 950000 contratti luce e gas. L’EBIT adjusted della divisione cresce del 9,3% a 416 milioni sui nove mesi (140 milioni nel trimestre, +6,3%).
Oltre ai numeri industriali e finanziari, Poste Italiane continua a presidiare i temi ESG e di innovazione tecnologica. Il Progetto Polis è operativo in 4388 uffici postali nei comuni sotto i 15000 abitanti, con oltre 128000 richieste di servizi della Pubblica Amministrazione gestite e più di 110000 passaporti rilasciati tra grandi città e piccoli centri. È un’iniziativa che interessa direttamente migliaia di comunità locali, incluse quelle venete, dove l’ufficio postale rimane presidio di prossimità per cittadini e imprese.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, la flotta a basse emissioni conta 29160 veicoli (circa 6200 elettrici e 8910 ibridi), 3785 edifici sono stati oggetto di interventi di smart building, sono state installate 450000 lampade LED e oltre 780 impianti fotovoltaici per circa 28000 kWp di potenza complessiva. Dal lato dell’inclusione e del capitale umano, il gruppo ha ottenuto il riconoscimento di “Dyslexia Friendly Company”, la certificazione UNI/PdR 159:2024 sulle politiche inclusive per le persone con disabilità e ha presentato un nuovo modello di Leadership basato su cinque pilastri: Impegno, Intraprendenza, Impatto, Innovazione e Insieme.
Prosegue anche il rafforzamento dell’asse Poste–TIM, con l’ingresso di Poste nel capitale dell’operatore tlc e la definizione di una serie di partnership industriali: dalla migrazione di Poste Mobile alla rete TIM, al lancio di “TIM Energia powered by Poste Italiane” nei punti vendita TIM, fino alla lettera di intenti con TIM Enterprise per una joint venture nei servizi IT in cloud. Operazioni che mirano a generare sinergie nei settori telefonia, ICT, pagamenti, servizi finanziari ed energia, con possibili sviluppi anche per la digitalizzazione dei territori e delle PMI, a partire da distretti produttivi come quelli veneti.
Guardando ai prossimi mesi, il gruppo conferma l’execution del Piano Strategico 2024–2028 “The Connecting Platform”, basato su due direttrici: il nuovo modello di servizio omnicanale, che valorizza la relazione con il cliente attraverso uffici postali, rete commerciale e canali digitali (in primis la Super App), e la trasformazione logistica in chiave end-to-end, anche grazie alla partnership con DHL, alla rete di lockers in crescita e alla nuova Patrimonio Italia Logistica – SICAF, che gestirà e svilupperà l’infrastruttura logistica del gruppo secondo standard ESG avanzati.
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