Angelo Cresco: «Collettore opera decisiva per il futuro ambientale ed economico del Garda»
di Matteo ScolariNel corso della 21ª Settimana Veronese della Finanza, Economia e Lavoro, dedicata a “Enti, infrastrutture e innovazione”, Angelo Cresco, presidente di Azienda Gardesana Servizi (AGS), ha delineato le priorità della società che gestisce il servizio idrico per venti comuni gardesani. Dalla realizzazione di nuovi impianti con fondi PNRR fino al complesso progetto del nuovo collettore del Garda, Cresco ha richiamato l’attenzione sulla necessità di unità tra istituzioni e amministrazioni locali per tutelare l’ecosistema del lago e garantire infrastrutture moderne e sostenibili.
Presidente Cresco, partiamo dall’identità di AGS.
Azienda Gardesana Servizi è una realtà interamente pubblica, partecipata da 20 Comuni del territorio gardesano. Il nostro modello è fondato sulla sussidiarietà vera: ogni Comune, dal più piccolo al più grande, detiene la stessa quota del 5%, indipendentemente dal numero di abitanti. Questo sistema garantisce equilibrio decisionale e partecipazione diffusa, senza che un singolo ente possa imporre la propria volont».
Negli ultimi anni avete gestito importanti progetti finanziati dal PNRR.
Abbiamo lavorato su tre grandi progetti: il primo è il depuratore di Affi, un intervento da 3 milioni di euro, completato in anticipo sui tempi previsti. Il secondo riguarda il telecontrollo per la ricerca delle perdite idriche: un investimento di 17 milioni, di cui 12 finanziati dal PNRR. Il terzo progetto punta alla trasformazione dei reflui in biogas, con un impianto da 16 milioni di euro, sostenuto da 3 milioni di contributo pubblico e cofinanziato in partnership con Acque Bresciane. Tre opere che migliorano la gestione, l’efficienza e la sostenibilità del nostro sistema idrico.
Arriviamo al tema cruciale: il nuovo collettore del Garda.
È un’infrastruttura strategica per l’ambiente, la salute e il turismo. Il lago non è solo una risorsa economica e paesaggistica: l’acqua del Garda la beviamo, oltre a irrigare campi e sostenere l’agricoltura del Veronese e del Mantovano. Abbiamo speso tutti i fondi finora disponibili, ovvero 44 milioni di euro: 40 dal Ministero dell’Ambiente, 3,4 dalla Regione e 1 dalla Provincia di Verona. Con queste risorse abbiamo completato i tratti più critici, tra Navene e Campagnola (Malcesine), e il collegamento da Bardolino a Peschiera. Ora stiamo lavorando al lotto che passa sotto l’alveo del Mincio, realizzato con tecnologia microtunnel, un’opera complessa e innovativa che contiamo di completare entro la primavera 2027.
A che punto siete con i finanziamenti per i prossimi lotti?
Dal Ministero dell’Ambiente (MASE) attendiamo 22 milioni di euro, già comunicati tramite nota ufficiale. Inoltre, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha assegnato, con legge approvata, 50 milioni da utilizzare tra il 2025 e il 2027. Stiamo già predisponendo i progetti esecutivi, pronti a partire non appena le risorse saranno effettivamente trasferite. È un impegno enorme, ma non possiamo appaltare lavori senza la certezza dei fondi. Siamo fiduciosi: gli atti sono pronti, i nostri tecnici hanno lavorato in modo eccellente, e contiamo di ricevere presto le conferme definitive.
C’è un forte messaggio anche sulla necessità di cooperazione tra enti e istituzioni.
O tutti capiscono che l’unità fa la forza, oppure il territorio rischia di perdere opportunità decisive. Serve maggiore attenzione regionale verso Verona e il Garda: troppe volte siamo stati guardati “con l’occhio chiuso di Polifemo”. I problemi ambientali si risolvono solo con sinergie vere tra Comuni, enti pubblici e politica.
AGS è attiva anche sul fronte della sensibilizzazione ambientale.
Abbiamo promosso, insieme a Federalberghi Garda Veneto, ai Lions e alle amministrazioni comunali, campagne per combattere l’abbandono dei mozziconi nei tombini e lo smaltimento improprio degli oli da cucina. Può sembrare un dettaglio, ma parliamo di danni per 400.000 euro l’anno alle nostre condutture. I mozziconi resistono anche 12 anni e inquinano le acque che poi beviamo. La sensibilità dei cittadini è fondamentale, ma serve anche rigore nei controlli: educare significa anche sanzionare chi non rispetta le regole.
Guardando avanti, quali sono le altre priorità per AGS?
Oltre al collettore, il problema maggiore riguarda le tubazioni obsolete degli acquedotti comunali: molti sono vecchi di decenni e si interviene “mettendo cerotti” dove si rompe. Con i bilanci dei Comuni, che insieme valgono appena 3 milioni di euro, è difficile sostituire intere reti. Noi continueremo a fare la nostra parte, ma servono investimenti strutturali. Il Garda e il suo territorio meritano infrastrutture all’altezza della loro importanza.
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