Capitalismo Sociale 5.0, successo per la tappa veronese

Quarta tappa a Verona per il progetto “Capitalismo Sociale 5.0”, l’iniziativa promossa da Federazione del Nord Est – Credito Cooperativo Italiano e Confcooperative Veneto, con il sostegno di Fondosviluppo e la collaborazione di Salone d’Impresa e Irecoop Veneto.

L’incontro, ospitato nella sede della Cooperativa Sociale Panta Rei, è stato dedicato al tema “Corporate Social Responsibility e Cooperazione”, ponendo al centro il valore del legame tra banche di credito cooperativo e imprese mutualistiche, realtà che condividono radici comuni e un’identità fondata su solidarietà, etica e sviluppo sostenibile.

Verona, capitale della cooperazione sociale veneta

La provincia di Verona conta 288 cooperative aderenti a Confcooperative, per un totale di oltre 19.000 soci e un valore della produzione che supera i 3,8 miliardi di euro. Si tratta di un comparto articolato nei settori agricolo, socio-sanitario, logistica, trasporti, multiservizi ed edilizia, che rappresenta un pilastro dell’economia e del welfare territoriale.

Le quattro realtà protagoniste della tappa veronese — Panta Rei, Top Service Coop, Sara 72 e Galileo Onlus — generano complessivamente un fatturato di 25 milioni di euro, confermando la forza del modello cooperativo nel coniugare impresa e impatto sociale.

CSR e cooperazione: un binomio naturale

A differenza delle imprese for-profit, dove la responsabilità sociale è spesso un elemento aggiuntivo rispetto alla logica del profitto, nelle cooperative essa è intrinseca alla missione mutualistica. Fin dalla costituzione, principi come partecipazione, parità tra soci e apertura al territorio definiscono un modello di impresa che mette le persone prima del profitto.

«La cooperazione rappresenta un esempio concreto di capitalismo etico e sostenibile, capace di generare valore economico e sociale condiviso», hanno evidenziato i promotori del progetto. La rendicontazione sociale, attraverso strumenti come il bilancio di sostenibilità o di missione, diventa quindi non solo un mezzo di comunicazione, ma anche una testimonianza di coerenza e trasparenza.

Le esperienze delle cooperative veronesi

• Cooperativa Sociale Panta Rei, nata nel 2001, promuove percorsi di inclusione per persone con disagio mentale, offrendo posti di lavoro come strumento di reinserimento sociale. Il bilancio sociale della cooperativa misura tutti i principali indicatori economici e di impatto.
• Top Service Coop, attiva nella logistica dal 2011, conta 400 dipendenti e 13 milioni di euro di fatturato, ed è impegnata nel progetto solidale “Città Positiva” che garantisce 5.000 pasti annui alla Caritas. Ha inoltre avviato un piano ristorni per i lavoratori e ottenuto la certificazione per la parità di genere.
• Sara 72 Società Cooperativa, realtà edilizia con 95 soci e 5 milioni di fatturato, ha avviato un percorso di CSR con il supporto di una società di consulenza, integrando pratiche sostenibili nella gestione dei cantieri.
• Galileo Cooperativa Sociale Onlus, attiva da oltre 35 anni tra Verona e Rovereto nel campo dell’information technology inclusiva, impiega 130 persone e adotta numerose certificazioni di qualità e sicurezza (ISO 9001, 27001, 31001, 231), promuovendo innovazione e inclusione per lavoratori con disabilità gravi.

Un progetto per valorizzare il “nuovo mutualismo”

Il Capitalismo Sociale 5.0 è articolato in due fasi: una prima con sette tappe territoriali, una per provincia, dedicate alla valorizzazione delle esperienze cooperative più virtuose; una seconda che raccoglierà 25 casi di successo destinati a confluire in un volume e una serie di podcast.

Il progetto mira a raccontare e rafforzare il modello cooperativo come motore di innovazione sociale, promuovendo un’alleanza strutturata tra credito cooperativo e imprese mutualistiche.

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