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UniCredit chiude il terzo trimestre 2025 con un utile di 2,6 miliardi

di Matteo Scolari
Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto sale a 8,7 miliardi (+13% su base annua). Ricavi a 6,1 miliardi nel trimestre, costi in calo e CET1 ratio al 14,8%. Orcel: “Risultati record e valore sostenibile per tutti gli stakeholder”.

UniCredit archivia il terzo trimestre 2025 con risultati record, proseguendo la scia positiva degli ultimi due anni. L’istituto guidato da Andrea Orcel ha registrato un utile netto di 2,6 miliardi di euro, in crescita del 4,7% rispetto al 2024, portando il totale dei primi nove mesi dell’anno a 8,7 miliardi (+12,9% su base annua).

Il Return on Tangible Equity (RoTE) si attesta al 19,1% nel trimestre e al 21,7% nei nove mesi, mentre i ricavi netti salgono a 6,1 miliardi di euro (+1,2% a/a), superando le attese di mercato. La banca conferma una solida efficienza operativa, con costi in lieve calo (-0,1%) nonostante l’ampliamento del perimetro dovuto alle recenti acquisizioni (Vodeno, Alpha Bank Romania e internalizzazione del ramo vita assicurativo).

Il rapporto costi/ricavi si mantiene al 37%, tra i più bassi del settore europeo, mentre il costo del rischio resta su livelli minimi, pari a 10 punti base. Il CET1 ratio è al 14,8%, ben sopra l’obiettivo manageriale (12,5–13%), a conferma della solidità patrimoniale del Gruppo.

Andrea Orcel.

«UniCredit ha conseguito ancora una volta risultati record – ha dichiarato Andrea Orcel, CEO del gruppo –. Con un utile netto di 2,6 miliardi e una generazione organica di capitale di 2,6 miliardi, siamo sulla buona strada per chiudere il miglior anno di sempre. I nostri numeri riflettono disciplina, efficienza e capacità di creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder».

L’istituto ha inoltre confermato la guidance per il 2025 con un utile netto atteso di circa 10,5 miliardi di euro, escludendo azioni straordinarie previste per il biennio 2026–2027. Sul fronte della remunerazione agli azionisti, è prevista una distribuzione complessiva pari o superiore a 9,5 miliardi di euro, di cui almeno 4,75 miliardi in dividendi. Un acconto dividendo da 2,2 miliardi (pari a 1,4282 euro per azione) sarà pagato il 26 novembre, mentre la tranche residua di buyback da 1,8 miliardi partirà entro la fine di ottobre.

La banca prosegue anche nella strategia di crescita internazionale, con il consolidamento del 26% di Commerzbank e di Alpha Bank e con la fusione tra UniCredit Bank Romania e Alpha Bank Romania completata ad agosto.

Sul fronte ESG, UniCredit ha già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2025: i finanziamenti sostenibili rappresentano il 16% del totale, le obbligazioni green e social il 14%, mentre oltre la metà degli asset gestiti (52%) sono classificati ESG. La Fondazione UniCredit ha inoltre stanziato 30 milioni di euro per l’istruzione e 1,7 milioni per borse di studio, con iniziative di contrasto alla povertà educativa in tutta Europa.

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