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Ammann Italy di Bussolengo, accordo in Regione sui licenziamenti, ma la Fiom non firma

di Matteo Scolari
Intesa tra azienda, Confindustria Verona e Rsu per la gestione di 26 esuberi, con 3 ricollocazioni e incentivi all’esodo. La Fiom-Cgil si oppone: «Scelta di delocalizzare in Turchia, accordo penalizzante e senza tutele».

Si è chiusa oggi, 13 ottobre 2025, in sede regionale a Venezia, la vertenza che da mesi coinvolge lo stabilimento Ammann Italy di Bussolengo. L’incontro ha portato alla firma di un accordo tra l’azienda, assistita da Confindustria Verona, e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) per la gestione della procedura di licenziamento collettivo avviata in seguito a una riorganizzazione produttiva.

L’intesa, che arriva al termine di un confronto iniziato in aprile, riguarda 26 lavoratori tra produzione e magazzino, con 3 ricollocazioni interne e incentivi all’esodo per le uscite volontarie. La Regione del Veneto ha confermato la disponibilità ad attivare politiche attive del lavoro e percorsi di ricollocamento per i dipendenti coinvolti, con l’obiettivo di mitigare l’impatto occupazionale sul territorio veronese.

Tuttavia, la Fiom-Cgil di Verona ha deciso di non sottoscrivere l’accordo, prendendo le distanze dal testo finale e annunciando azioni legali a tutela dei lavoratori licenziati. Il sindacato contesta la mancanza di ammortizzatori sociali e l’assenza di un piano industriale che garantisca il futuro dello stabilimento.

«Si chiude nel peggiore dei modi questa vertenza, iniziata nel mese di aprile con la dichiarazione di 64 esuberi su 157 dipendenti totali – ha dichiarato la Fiom-Cgil di Verona –. Abbiamo provato tutte le strade percorribili per sostenere i lavoratori e diminuire l’impatto sociale di una scellerata scelta di delocalizzare in Turchia la produzione, ma ci siamo scontrati con l’inflessibilità aziendale e con una mediazione regionale inefficace. Questo accordo non prevede l’uso di ammortizzatori sociali, né un piano di rilancio o percorsi di formazione e ricollocazione: sancisce solo il licenziamento di 26 persone, accompagnato da un incentivo economico».

La Fiom ha inoltre invitato i lavoratori coinvolti a impugnare i licenziamenti, mettendo a disposizione il proprio ufficio legale e chiedendo alle autorità competenti di verificare la gestione dei precedenti esuberi già segnalati nelle scorse settimane.

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