Verona nella serie A del turismo congressuale grazie al nuovo Convention Bureau
di Matteo ScolariVerona diventa protagonista del turismo congressuale internazionale grazie al Verona Garda Convention Bureau, struttura promossa da Destination Verona & Garda Foundation (DVG) per attrarre e coordinare grandi eventi, con un approccio sostenibile e organizzato. Il nuovo ente, presentato in Camera di commercio qualche mese fa, rappresenta un interlocutore unico per gli organizzatori di congressi e manifestazioni, in grado di offrire servizi integrati, logistica avanzata e un modello di collaborazione pubblico-privato tra i più evoluti in Italia.

Tra gli eventi in arrivo a Verona ci sono appuntamenti di rilievo mondiale come il World Shakespeare Congress 2026, che porterà in città studiosi e appassionati del Bardo da ogni continente, la Rise Bookselling Conference con 300 librai internazionali, e la candidatura per l’Adunata nazionale degli Alpini 2027. A questi si aggiungono i grandi congressi scientifici del 2025, tra cui ESTAD – European Steel Technology and Application Days (6-9 ottobre a Veronafiere), il Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Fisica Medica (16-19 ottobre alla Gran Guardia) e il Congresso nazionale della Pneumologia Italiana AIPO-ITS/ETS (14-16 novembre).
«Siamo soddisfatti del lavoro fatto – ha dichiarato Paolo Artelio, presidente di DVG – perché l’attivazione del Convention Bureau era tra gli obiettivi del Piano Strategico 2023-2026. È un primo tassello per dare una risposta concreta al territorio sulla necessità di un soggetto professionale dedicato al segmento MICE. Siamo lieti che realtà come Aeroporto Catullo e Veronafiere abbiano scelto di sostenerlo, condividendo una visione comune di lungo raggio».

Per l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, il Convention Bureau è «uno strumento di coordinamento dell’offerta business, capace di portare turismo di qualità, connesso al patrimonio culturale della città, e di programmare con anticipo l’accoglienza e la distribuzione degli eventi nelle stagioni meno affollate».

I benefici del turismo congressuale, sottolinea la DVG, sono concreti e misurabili: i partecipanti ai convegni hanno una spesa media superiore del 17,5% rispetto ai turisti leisure, generando valore per una filiera ampia, dai trasporti al catering, dagli interpreti ai servizi tecnici.
«Con il Verona Garda Convention Bureau – conclude Artelio – la città entra nella serie A delle destinazioni per eventi internazionali, partecipando ai network qualificati che pianificano con due anni d’anticipo. È uno strumento che non solo porta manifestazioni di prestigio, ma consente di gestire il turismo in modo intelligente, sostenibile e di qualità, generando valore per un ecosistema che oggi conta già quasi 50 operatori».
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