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Tommaso Foti a Marmomac: «L’Italia sempre più centrale nel panorama internazionale»

di Redazione
Il Ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, ha partecipato alla 59^ edizione di Marmomac, sottolineando l'importanza della fiera per il settore lapideo italiano e il Made in Italy.

Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, ha partecipato alla 59^ edizione di Marmomac, esprimendo il suo apprezzamento per l’importanza crescente della fiera nel panorama internazionale. Foti ha parlato del ruolo centrale dell’Italia a livello globale, delle sfide geopolitiche e del futuro dell’Europa, con un focus sul settore lapideo e sul Made in Italy.

Ministro Foti, quale è il suo giudizio sull’edizione di quest’anno di Marmomac?

Diciamo che gli anni passano, ma la fiera acquista sempre più prestigio. Quest’anno penso che siamo di fronte a un vero e proprio record. Abbiamo oltre 1000 espositori e partecipanti da 50 paesi. L’Italia, con i suoi 468 espositori, continua a tenere alta la bandiera di un settore che è fondamentale per l’economia. Il 72% della produzione viene esportata all’estero, quindi è un momento di grande rilevanza non solo per il settore lapideo, ma anche per il Made in Italy.

Federico Bricolo e il ministro Tommaso Foti.

Come vede l’evoluzione del settore, anche in relazione al contesto geopolitico attuale?

L’economia è spesso anche un veicolo di guerra, purtroppo. Ma il fatto che tantissimi espositori siano presenti qui dimostra quanto sia alta l’attenzione verso Marmomac e il settore lapideo. Si tratta di un’attività di produzione che non solo investe nel settore delle pietre, ma coinvolge anche il settore meccanico, che è fondamentale per le infrastrutture necessarie ad accedere al materiale lapideo. La competizione in un mercato aperto, con regole chiare, è il migliore scenario per il nostro settore. Quando le regole sono rispettate, possiamo dire che siamo sulla strada giusta.

Parlando di politica internazionale, come vede il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo?

Oggi l’Italia è un paese centrale nella politica internazionale. Non lo dico io, lo dicono i principali media stranieri, che riconoscono il ruolo di leadership della Presidente Meloni sia in Europa che a livello globale. Anche eventi come questo Marmomac testimoniano la centralità dell’Italia, che non solo mette in mostra i suoi gioielli, ma ospita anche un numero elevato di produttori ed espositori di alto livello.

Parliamo ora del PNRR. Come stanno andando i progetti finanziati e quale è la situazione in questo momento?

Guardando i dati più recenti, abbiamo attualmente 436.000 progetti finanziati, un numero davvero imponente. Di questi, 294.000 sono già stati completati e 109.000 sono in fase di esecuzione. Il PNRR è in movimento e sta portando risultati concreti. Si tratta di un processo difficile da gestire, ma stiamo andando nella giusta direzione.

Il Ministro con l’event manager Francesca Zivelonghi.

Cosa pensa del futuro dell’Europa e del Green Deal?

L’Europa deve decidere che ruolo vuole ricoprire. Se vuole continuare come una macchina burocratica, allora dovrà restare com’è. Ma se vuole davvero essere un gigante politico, allora deve fare scelte concrete. Il Green Deal non sta giovando all’Europa e bisogna dirlo chiaramente: esiste il rischio di una deindustrializzazione in alcune aree strategiche. Non possiamo dimenticare che i padri fondatori dell’Europa hanno dato grande importanza a settori fondamentali come il carbone e l’acciaio, e l’energia atomica. Vedere un’Europa che sembra disarticolare queste radici è preoccupante. Se non coltiviamo le radici, le piante muoiono.

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