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Marmomac, Rebughini (Veronafiere): «Siamo il centro del mondo della pietra naturale»

di Matteo Scolari
Dal 23 al 26 settembre a Verona la 59ª edizione della più importante fiera internazionale del marmo: 1.400 espositori da 50 Paesi, 10 miliardi di fatturato rappresentato. Una vetrina globale che guarda già al sessantesimo anniversario.

La vigilia di Marmomac 2025 porta con sé entusiasmo e responsabilità. Lo ha spiegato il direttore generale di Veronafiere Adolfo Rebughini, ospite di Focus Verona Economia su Radio Adige TV, sottolineando come la rassegna sia molto più di una fiera: «Marmomac è il mercato stesso del marmo e della pietra naturale».

Direttore, la presentazione a Milano ha acceso i riflettori su questa edizione. Che numeri ci attendono?

Siamo davvero orgogliosi: 1.400 espositori provenienti da 50 Paesi e un fatturato aggregato rappresentato di 10 miliardi di euro. È la manifestazione più internazionale che Veronafiere organizza, con operatori in arrivo da quasi 140 nazioni. Abbiamo parlato di diplomazia del marmo perché qui si incontrano aziende, istituzioni e governi, facendo di Verona il centro mondiale del settore.

Veronafiere sente la responsabilità di essere un hub di dialogo per l’economia globale?

Assolutamente sì. Essere la fiera numero uno significa avere molte responsabilità. Innovazione e internazionalizzazione sono i nostri obiettivi, insieme alla capacità di fare sistema con le imprese e con la città. Non a caso stiamo già lavorando al sessantesimo anniversario.

Guardando oltre Verona, quali sono le direttrici della vostra strategia internazionale?

Non andiamo all’estero “tanto per andarci”. Creiamo partnership con associazioni, consorzi, governi e imprese. Dopo Chicago e Houston, Marmomac sbarcherà a San Paolo dal 24 al 26 febbraio 2026, e proseguiremo con iniziative di nicchia per architetti e designer. Lo stesso percorso vale per Vinitaly, perché il nostro obiettivo è aprire nuovi mercati e al tempo stesso rafforzare la centralità di Verona.

Formazione e giovani: che ruolo hanno per Veronafiere e Marmomac?

È un tema centrale. Non basta reperire competenze, serve trasmettere esperienze alle nuove generazioni. Collaboriamo con atenei del Triveneto e con progetti come il Contamination Lab, oltre a ospitare eventi come Job&Orienta, che mette in contatto scuole e imprese. La formazione è parte integrante del nostro impegno per il futuro del settore.

Sostenibilità: come si concretizza per Verona Fiere?

Abbiamo recentemente installato un impianto fotovoltaico da 1,3 MW sul quartiere fieristico e raggiunto un tasso di riciclo dei rifiuti prodotti durante le fiere superiore all’80%. Non vogliamo fare greenwashing, ma azioni concrete. Non a caso ospiteremo a ottobre, l’8 e il 9, Solar & Storage Live, fiera internazionale dedicata alle energie rinnovabili.

Chiudiamo su Marmomac…

Marmomac è da anni la fiera numero uno della pietra naturale e continueremo a esserlo. Lavoriamo per trasformare le tensioni di mercato in opportunità per le nostre imprese.

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