Benati (Filca Cisl): «Unire imprese e lavoratori per garantire il futuro del marmo»

Nel dibattito su Marmomac 2025 è emersa anche la voce del sindacato. Ospite di Focus Verona Economia su Radio Adige TV, Michela Benati, segretaria generale Filca Cisl Verona, ha sottolineato come il comparto lapideo, pur rappresentando un’eccellenza del territorio, debba affrontare sfide cruciali legate al ricambio generazionale e alla manodopera specializzata.

Segretaria Benati, quali sono le principali difficoltà nel reperire personale oggi?

È un problema trasversale, che riguarda tutti i settori. Ma nel marmo pesa di più. I giovani faticano a intraprendere percorsi artigianali perché percepiti come meno dignitosi o troppo faticosi. In realtà la tecnologia ha trasformato il lavoro: oggi i laboratori sono sicuri e moderni, ma questo non viene comunicato abbastanza.

Che ruolo gioca la formazione?

Determinante. La specializzazione si acquisisce con l’esperienza ma anche con percorsi mirati. Abbiamo realtà virtuose come la Scuola del Marmo di Sant’Ambrogio o la Scuola Edile di Verona – di cui sono vicepresidente – , che offrono corsi di qualità. Ma le imprese devono considerare la formazione non come un obbligo, bensì come un investimento sul capitale umano. Valorizzare i lavoratori significa renderli partecipi della vita aziendale e rafforzarne l’identità professionale.

Quanto è importante il dialogo tra imprese, istituzioni e parti sociali?

Fondamentale. Serve un vero patto che unisca tutti gli attori. Solo così si può affrontare la concorrenza internazionale e favorire il ricambio generazionale. Dobbiamo portare il marmo nelle scuole, raccontarne non solo la fatica, ma anche la creatività e la tecnologia che lo caratterizzano oggi.

Da dove partire?

Se ci sediamo intorno a un tavolo con idee chiare, possiamo dare nuova forza al settore e garantire al distretto veronese un futuro solido.