Mediobanca: si è dimesso Alberto Nagel, rinnovo del CdA in vista dell’assemblea del 28 ottobre
di Matteo ScolariMediobanca ha convocato l’assemblea ordinaria degli azionisti per il prossimo 28 ottobre, durante la quale si discuteranno il bilancio al 30 giugno 2025 e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2026-2028. A fare da sfondo alla riunione, le dimissioni dell’amministratore delegato Alberto Nagel, che ha lasciato il suo incarico dopo l’Offerta Pubblica di Acquisto (Opas) di Mps su Mediobanca. La decisione, largamente attesa, è stata comunicata dal dirigente stesso durante il consiglio di amministrazione di giovedì scorso, con una lettera ai dipendenti in cui ha salutato citando Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit”, sottolineando l’importanza della cultura e diversità del gruppo.
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Nagel ha anche espresso il suo parere sulla situazione della banca, commentando che sarebbe stato preferibile un’alleanza nel settore del risparmio gestito piuttosto che l’acquisizione da parte di una banca commerciale. “Le banche quotate hanno molte più possibilità di crescere e generare ritorni extra quando presentano un capitale diffuso con una forte presenza di investitori istituzionali”, ha aggiunto.

In seguito alle sue dimissioni, l’intero Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha rassegnato le dimissioni, fatta eccezione per Sandro Panizza. Le dimissioni avranno effetto a partire dalla data dell’assemblea del 28 ottobre, in cui verrà rinnovato l’intero board. In concomitanza con le dimissioni, i dirigenti top della banca continuano a vendere azioni: Nagel ha ceduto un pacchetto di un milione di azioni per oltre 21 milioni di euro, mentre il direttore generale Francesco Saverio Vinci ha venduto 400.000 azioni per 8,5 milioni di euro. Anche il presidente Renato Pagliaro ha venduto 100.000 azioni per un valore di oltre 2,1 milioni di euro.
Bilancio in crescita per il Gruppo Mediobanca
Nel frattempo, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio d’esercizio e consolidato al 30 giugno 2025, che evidenzia un utile netto di 1.330,1 milioni di euro per il Gruppo, in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente, mentre per Mediobanca l’utile netto si attesta a 1.012,2 milioni di euro, con una diminuzione del 18,6%. L’assemblea dovrà anche deliberare sulla distribuzione di un dividendo lordo pari a €1,15 per azione, con il saldo di €0,59 per azione previsto per il 26 novembre 2025.
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