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Verona Stone District, presentato a Roma il report sui distretti lapidei italiani

di Matteo Scolari
Analisi sulle sfide geopolitiche e le rotte commerciali del settore del marmo italiano, con uno sguardo alle opportunità globali e al futuro di Marmomac 2025.

Questa mattina presso la sala conferenze della Camera dei Deputati, Verona Stone District (che porta in dote 600 imprese e circa 4.000 addetti) ha presentato un report, curato da Aliseo Editoriale, per analizzare i rischi globali e le nuove rotte del comparto. Tra i partecipanti, la deputata Alessia Ambrosi, il senatore veronese Matteo Gelmetti e i rappresentanti di istituzioni chiave per il settore.

L’incontro si è aperto con il Presidente del Verona Stone District, Filiberto Semenzin, che ha dichiarato: «Il marmo italiano non è semplicemente una materia prima: è un patrimonio culturale e  industriale che continua a diffondere nel mondo bellezza, qualità e competenze. Con questo  report vogliamo offrire una lettura chiara dello status attuale e delle sfide che ci attendono, dalla  competizione internazionale ai nuovi equilibri geopolitici: un punto di partenza per costruire  insieme il futuro del settore». 

L’Onorevole Alessia Ambrosi ha accolto i partecipanti alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, sottolineando l’importanza del marmo e dei distretti lapidei italiani come pilastri economici e identitari del Paese. «Il marmo non è soltanto materia da estrarre: è lavoro, sacrificio, tradizione familiare e comunità. So il lavoro che si cela dietro e so quanto il settore del marmo abbia dato lavoro a tante famiglie italiane e evitato lo spopolamento di molti territori» Ha poi parlato della crescita esponenziale della fiera Marmomac, oggi riconosciuta come la più importante a livello internazionale. «Grazie al lavoro di sindaci, istituzioni, imprenditori e stakeholders del settore, Marmomac è diventata la vetrina mondiale che unisce tradizione e innovazione, consolidando l’Italia come leader globale».

Riguardo le sfide geopolitiche, ha sottolineato: «Il contesto internazionale oggi non ci consente di abbassare la guardia. Dazi americani, dinamiche geopolitiche e concorrenza aggressiva da parte di nazioni emergenti pongono sfide che dobbiamo affrontare con pragmatismo e decisione.” Ha poi spiegato le azioni concrete del Governo, come “la difesa del Made in Italy sui mercati esteri attraverso interlocuzioni con la Commissione Europea e gli Stati Uniti per contrastare i dazi» e il supporto alle PMI tramite incentivi per la transizione ecologica e tecnologica.

Infine, ha ribadito: «Difendere il marmo italiano significa difendere il lavoro delle comunità locali, la competenza artigiana e l’eccellenza industriale. Il marmo è parte integrante della nostra storia, della nostra identità e della nostra economia».

L’incontro ha anche dato il via a un’analisi approfondita del settore che si estenderà durante la fiera Marmomac 2025, prevista a Verona dal 23 al 26 settembre. A partecipare al confronto anche esperti, analisti e rappresentanti delle istituzioni, tra cui Attilio Zorzi e Alessandro Gorgoni di Aliseo, Francesco Baldassari per il Verona Stone District, e i sindaci di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Albino Zorzi e di Grezzana Arturo Alberti.

Il distretto lapideo veneto si conferma un polo produttivo di primissimo piano, con centinaia di imprese e migliaia di addetti, continuando a essere protagonista in Europa e nel mondo. Il Verona Stone District svolge un ruolo centrale nel coordinamento e nella promozione di questo settore, valorizzando la tradizione e l’innovazione, oltre alla presenza sui mercati internazionali.

Guardando al futuro, l’incontro romano ha puntato i riflettori su Marmomac 2025, la fiera mondiale più importante per l’intera filiera litica, che ogni anno richiama operatori, designer e buyer da oltre 130 Paesi. Un appuntamento che conferma il Veneto e l’Italia come leader indiscussi nel panorama lapideo internazionale.

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