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UGL Chimici a fianco dei lavoratori Evotec: «Ricerca e lavoro pilastri del futuro»

di Matteo Scolari
Il sindacato interviene dopo la lettera sottoscritta da 486 dipendenti del Centro Ricerche Aptuit-Evotec. Appello alle istituzioni: servono sostegno concreto e riconoscimento del ruolo della ricerca scientifica per la salute e la competitività del Paese.

La Segreteria Nazionale UGL Chimici ha espresso pieno sostegno ai 486 lavoratori e lavoratrici del Centro Ricerche Aptuit-Evotec di Verona, che nei giorni scorsi hanno sottoscritto un documento per difendere il valore del proprio impegno nel campo della ricerca. Una realtà che da decenni opera con rigore e competenza al servizio dell’innovazione scientifica e della salute, rispettando le più severe normative nazionali e internazionali, con procedure autorizzate dal Ministero della Salute e monitorate secondo standard riconosciuti a livello globale.

«Il grido d’allarme che arriva dalle lavoratrici e dai lavoratori di Aptuit-Evotec non può restare inascoltato – ha dichiarato il segretario nazionale UGL Chimici Eliseo Fiorin –. Non si tratta di uno scontro ideologico, ma della difesa di un bene comune: la salute delle persone e il futuro di un comparto strategico per il Paese. Occorre garantire sostegno concreto alla ricerca, perché senza ricerca non ci può essere né innovazione, né progresso sociale».

Eliseo Fiorin.

Sulla stessa linea Alberto Pietropoli, segretario UTL Verona e componente della segreteria nazionale UGL Chimici, che ha ribadito: «Dietro ogni risultato scientifico ci sono donne e uomini che operano con dedizione e responsabilità, spesso nell’ombra, con un altissimo livello di professionalità. È a loro che va riconosciuto un ruolo decisivo: senza il loro impegno quotidiano, l’Italia perderebbe la possibilità di restare tra i Paesi capaci di sviluppare cure avanzate e di garantire nuove speranze ai pazienti».

Alberto Pietropoli.

L’organizzazione sindacale invita istituzioni, politica e opinione pubblica a riconoscere il valore della ricerca e a garantire un confronto serio, trasparente e basato su dati reali, evitando slogan o semplificazioni che rischiano di indebolire un settore strategico per Verona e per l’Italia intera.

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