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Federalberghi Garda Veneto lancia “Save a Life”: sponda veronese cardioprotetta entro il 2028

di Matteo Scolari
Un progetto pionieristico che unisce turismo, salute e responsabilità sociale: entro l’inizio della stagione turistica 2028 tutte le strutture ricettive del Garda veronese saranno dotate di defibrillatori, trasformando il lago in una destinazione totalmente cardioprotetta.

Lunedì 15 settembre, nella Sala Rossa della Provincia di Verona, Federalberghi Garda Veneto ha presentato ufficialmente il progetto “Save a Life – Un cuore sicuro sul Garda”, nato dalla convenzione con Zoll ed Elmed.Garda, produttori e distributori di defibrillatori, e sostenuto dal patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Verona, Comunità del Garda, ULSS 9 Scaligera e Garda Unico. L’obiettivo è garantire la presenza di defibrillatori di ultima generazione in tutte le strutture ricettive della sponda veneta del Lago di Garda, a beneficio di ospiti, lavoratori e comunità locale.

«Con questa iniziativa – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – abbiamo voluto dimostrare che ospitalità non significa soltanto qualità dell’accoglienza ma è anche tutela della salute e della sicurezza. Mettere un defibrillatore in ogni struttura ricettiva è un investimento sulla vita e sul futuro del nostro territorio. Federalberghi Garda Veneto non è soltanto un’associazione che si occupa di profitto, di interessi privati, ma lavora per la salute delle persone, della comunità. Con questo progetto ci mettiamo nella condizione di poter salvare delle vite».

A raccontare la genesi dell’iniziativa è stato il direttore Mattia Boschelli, che ha ricordato come l’idea sia nata nel 2020, in piena emergenza Covid, quando i corsi di formazione BLSD misero in evidenza la crescente esigenza di sicurezza e prevenzione. Da quel momento la strada è stata tracciata, fino alla realizzazione di un progetto strutturato che punta a coprire l’intera area gardesana entro il 2028.

Un forte sostegno è arrivato dalle istituzioni. La vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti ha sottolineato: «Il Veneto è una terra di accoglienza e di turismo, ma soprattutto è una comunità che ha a cuore la sicurezza e la salute delle persone. Il progetto “Save a Life. Un cuore sicuro sul Garda” va proprio in questa direzione: trasformare una delle destinazioni più importanti d’Europa in un luogo dove gli ospiti sono tutelati anche dal punto di vista del primo soccorso. Non parliamo solo di ospitalità di qualità, ma della capacità di salvare vite».

Anche la direttrice generale dell’ULSS 9 Scaligera, Patrizia Benini, ha evidenziato il valore dell’iniziativa: «Questo progetto riconosce l’importanza della prevenzione e della capacità di agire in emergenza diffondendo cultura e formazione, ed evidenzia il ruolo sempre più attivo che istituzioni e partner possono avere per migliorare la qualità di vita dei cittadini».

Il cuore del progetto è rappresentato dai defibrillatori Zoll, concepiti per essere semplici, intuitivi e utilizzabili anche da persone senza formazione medica. I dispositivi forniscono istruzioni vocali e visive, feedback in tempo reale sulla qualità delle compressioni toraciche, modalità pediatrica e capacità di erogare scariche salvavita in pochi secondi. Una tecnologia che può trasformare ogni ospite o dipendente in un soccorritore efficace, aumentando le probabilità di sopravvivenza fino al 70%.

La senior manager di Zoll Monica Pagani ha ricordato: «Negli ultimi anni la cardioprotezione si sta affermando come standard non solo in strutture sanitarie, ma anche in luoghi pubblici, scuole, aziende e impianti sportivi. L’estensione alle strutture ricettive è il passo naturale per consolidare questa prassi e garantire sicurezza a ospiti e lavoratori».

A sottolineare l’impatto sociale ed economico è intervenuto anche Alvise Pimazzoni, titolare di Elmed.Garda: «Il progetto Save a Life rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e operatori turistici possa tradursi in un beneficio reale per la comunità. Rendere i luoghi turistici più sicuri significa non solo tutelare gli ospiti, ma anche qualificare il territorio a vantaggio di chi lo vive e ci lavora ogni giorno».

Gli associati di Federalberghi Garda Veneto potranno acquistare i defibrillatori a condizioni agevolate, con un contributo economico garantito dall’Ente Bilaterale del turismo gardesano. Il logo del progetto, collegato a una pagina informativa multilingue, sarà messo a disposizione delle strutture aderenti per valorizzare l’impegno in termini di sicurezza e prevenzione.

In chiusura, l’intervento emozionato di Fabio Deborotoli, presidente onorario dell’Associazione Italiana Soccorritori: «Sono molto emozionato perché progetti come questo danno valore al lavoro di prevenzione e sensibilizzazione che abbiamo portato avanti come associazione per decenni». La mattinata si è conclusa con una dimostrazione pratica di utilizzo del defibrillatore, con simulazione di arresto cardiaco tramite manichino e realtà virtuale.

Con Save a Life, il Garda veronese si candida a diventare un modello europeo di cardioprotezione turistica, contribuendo al raggiungimento dell’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030: salute e benessere per tutti e per tutte le età.

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