Volkswagen: risultati solidi nel primo semestre 2025, ma pesa la pressione su dazi e margini

Il Gruppo Volkswagen chiude il primo semestre 2025 con risultati solidi, pur in un contesto economico e geopolitico difficile. Le vendite globali di veicoli hanno raggiunto quota 4,36 milioni, in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre il fatturato si è attestato a 158,4 miliardi di euro, sostanzialmente stabile. Tuttavia, il risultato operativo è calato del 33% su base annua, scendendo a 6,7 miliardi, principalmente per effetto dell’aumento dei dazi statunitensi, dei costi di ristrutturazione e della crescente incidenza dei veicoli 100% elettrici, caratterizzati da margini inferiori.

«Grazie al successo dei nuovi prodotti, il Gruppo Volkswagen ha mantenuto la propria posizione in un contesto estremamente sfidante. Abbiamo apportato notevoli miglioramenti in termini di design, tecnologia e qualità, e abbiamo compiuto progressi significativi nel campo del software. Le nostre vendite rimangono stabili in un mercato globale competitivo. In Europa abbiamo rafforzato la nostra posizione di leader nella mobilità elettrica, con una quota di mercato del 28%. Sostenuti dalla continua offensiva di prodotto e dalla domanda costantemente buona, ci aspettiamo che il trend positivo continui anche nella seconda metà dell’anno», ha dichiarato Oliver Blume, CEO del Gruppo.

Nonostante la tenuta del fatturato, il margine operativo si è ridotto al 4,2%, penalizzato da 1,3 miliardi di euro di dazi USA e 0,7 miliardi per il riallineamento di Audi, Volkswagen e Cariad. Il CFO e COO Arno Antlitz ha sottolineato: «I dati semestrali presentano un quadro contrastante. Da un lato, abbiamo ottenuto un grande successo con i nostri prodotti e compiuto progressi nel riallineamento dell’azienda. Dall’altro, il risultato operativo è diminuito di un terzo rispetto allo scorso anno, anche a causa dell’incremento delle vendite di modelli 100% elettrici con margini inferiori. Escludendo questi elementi, il margine operativo nel secondo trimestre è pari a quasi il 7%, dato che si colloca nella fascia alta delle nostre previsioni. Ma ciò che conta davvero è la liquidità in banca».

Il flusso di cassa netto nella Divisione Automotive è risultato negativo per 1,4 miliardi di euro, anche per via degli investimenti, tra cui l’acquisizione di ulteriori quote Rivian (0,9 miliardi), e per i costi delle misure di ristrutturazione. Tuttavia, gli ordini in Europa occidentale sono aumentati del +19%, con un picco del +62% per i veicoli elettrici, grazie al lancio di modelli come Volkswagen ID.7 Tourer, CUPRA Terramar, Škoda Elroq, Audi Q6 e-tron e Porsche 911.

Per l’intero 2025, Volkswagen prevede fatturato stabile e un margine operativo tra il 4,0% e il 5,0%, inferiore rispetto alle previsioni precedenti. Il flusso di cassa netto è atteso tra 1 e 3 miliardi di euro. L’incertezza maggiore resta quella legata ai dazi USA, che potrebbero mantenersi al 27,5% o scendere al 10%, con effetti significativi sugli indicatori finanziari. Il contesto rimane sfidante, tra tensioni geopolitiche, volatilità delle materie prime e normative ambientali più stringenti.

Nel dettaglio, tra i marchi del gruppo, Škoda si distingue con un margine operativo dell’8,5%, mentre Porsche subisce un calo delle vendite dell’11% e un risultato operativo di 0,8 miliardi. TRATON, la divisione dei veicoli commerciali, registra un -7% di fatturato e un calo del 39% del risultato operativo. Cresce invece CARIAD, con un +30% di fatturato, pur mantenendo un risultato negativo. Group Mobility chiude con un risultato operativo positivo a 1,8 miliardi.

Ricevi Verona Economia 7! 👇

👉 VUOI RICEVERE IL SETTIMANALE ECONOMICO MULTIMEDIALE DI VERONA NETWORK?
👉 ARRIVA IL SABATO, È GRATUITO!

CLICCA QUI

PER RICEVERLO VIA EMAIL