AGEC, firmata la pre-intesa sul Contratto Decentrato Integrativo
di Matteo ScolariGiovedì 17 luglio si è svolto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali e la delegazione trattante di parte pubblica in AGEC per discutere la distribuzione del fondo 2025 e sottoscrivere la pre-intesa sul Contratto Decentrato Integrativo – parte economica.
L’accordo, siglato unitariamente da UIL FPL, CISL FP, CSA, CGIL FP e RSU, rappresenta un risultato di rilievo, frutto di un lavoro costante e determinato.
«Se oggi possiamo parlare di risultati concreti – sottolinea Marco Bognin, Segretario Organizzativo UIL FPL Verona – lo dobbiamo al percorso tracciato nel 2021 dalla sola UIL FPL, che ha rimesso ordine nei fondi e avviato un contratto integrativo serio e strutturato. Chi vantava esperienze decennali, come il sindacato CUB oggi escluso dai tavoli, non ha lasciato traccia. La loro assenza ha favorito la chiusura positiva di tutte le questioni. La verità è che i risultati non si ottengono con la retorica, ma con il lavoro vero.»

Tra i principali risultati: la conferma della produttività 2024, con la richiesta unanime delle sigle sindacali di modificare il meccanismo che penalizza i fondi in caso di pensionamenti, chiedendo il reintegro delle quote lasciate da chi esce. L’azienda ha preso atto della questione e fornirà una risposta nel prossimo incontro di settembre.
Confermate anche le Progressioni Orizzontali (PEO) per il 2025, con un investimento di circa 44.000 euro per 66 lavoratori. Ridotta la soglia minima dell’indennità di maneggio valori da 150 a 100 euro, mentre l’indennità di disagio sarà riconosciuta a partire dalle ore 18 (anziché dalle 19) per chi svolge servizio serale dal lunedì al sabato.
Sul fronte welfare aziendale, è stata chiesta l’estensione dei benefici (come buoni pasto e contributi utenze) anche al personale con contratto Enti Locali, come misura aggiuntiva. L’amministrazione si è impegnata a formulare una proposta entro fine 2025.
Rimane aperta la revisione dello Statuto AGEC, che dopo oltre due anni risulta ancora in sospeso, bloccando di fatto nuove assunzioni considerate urgenti.
«Il contratto integrativo di oggi è figlio della nostra visione sindacale e della credibilità costruita nel tempo – ribadisce Bognin –. Senza il nostro intervento nel 2021, oggi non ci sarebbe né produttività, né progressioni, né certezze. Noi ci siamo, con responsabilità e serietà.»
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