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Proroga ai diesel Euro 5. Confartigianato: «Non sprechiamo tempo, servono scelte concrete»

di Matteo Scolari
L’emendamento al DL Infrastrutture concede maggiore flessibilità alle Regioni e allontana lo spettro del blocco per migliaia di veicoli. Zenari: «La transizione green non può penalizzare imprese e cittadini».

Confartigianato Verona accoglie con favore la proroga al blocco dei veicoli diesel Euro 5, grazie all’emendamento approvato al DL Infrastrutture che offre più margine di manovra alle Regioni. Una misura che interessa direttamente il territorio scaligero, dove il provvedimento sarebbe scattato da ottobre, con un impatto pesante sui comuni di Verona e Villafranca e, più in generale, sull’Agglomerato Verona: un’area di 610 km² che coinvolge oltre 500.000 persone, pari a oltre il 50% della popolazione provinciale.

«Plaudiamo all’emendamento – ha commentato Devis Zenari, presidente di Confartigianato Imprese Verona – finalizzato ad assicurare maggiore flessibilità nelle scelte regionali e ad individuare soluzioni alternative rispetto al famigerato blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si trattava di usare il buonsenso per evitare di costringere chi possiede auto, furgoni e mezzi di lavoro immatricolati tra il 2009 e il 2014 a lasciarli fermi nei piazzali».

Devis Zenari, presidente Confartigianato Imprese Verona.
Devis Zenari, presidente Confartigianato Imprese Verona.

Zenari ha sottolineato che il problema non può dirsi risolto: «Dopo questo apprezzabile intervento temporaneo, ci attendiamo soluzioni concrete e definitive per affrontare la transizione green nella maniera più sensata possibile. Buttare via il tempo di una proroga sarebbe inaccettabile, così come non trovare un equilibrio tra obiettivi ambientali e sostenibilità economica».

Sulla stessa linea Paolo Brandellero, presidente di Confartigianato Trasporti Verona: «Abbiamo guadagnato altro tempo e ci auguriamo che esso non venga sprecato. Serve una programmazione seria di incentivi per il rinnovo del parco mezzi, in particolare quelli strumentali all’attività d’impresa, semplificando le procedure e velocizzando le liquidazioni, magari trasformandole in crediti di imposta. Senza strumenti adeguati, il rischio è di spingere fuori mercato migliaia di artigiani che, nel breve periodo, non hanno alternative praticabili».

Paolo Brandellero - Presidente Confartigianato Trasporti Verona
Paolo Brandellero – Presidente Confartigianato Trasporti Verona

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