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Iran, Federpetroli: da chiusura Hormuz crisi petrolifera senza precedenti

di Redazione
Marsiglia (Federpetroli Italia): «Chiudere Hormuz vuol dire totale assenza di prodotto e blocco del traffico merci».

I recenti sviluppi in Medio Oriente, con l’attacco degli Stati Uniti della scorsa notte, mettono in allarme anche i mercati petroliferi.

«Non riusciamo a dare una prospettiva su quello che succederà nelle prossime ore ma, come avevamo annunciato da fonti tecniche di settore qualche giorno fa, il Supremo Consiglio dell’Iran ha deciso di chiudere lo Stretto di Hormuz. In poche ore dalla notizia sono in salita le quotazioni dei greggi di riferimenti internazionali» ha detto a LaPresse il presidente di Federpetroli Italia Michele Marsiglia.

«Chiudere Hormuz vuol dire totale assenza di prodotto e blocco del traffico merci. Si perdono oltre 15 milioni di barili di petrolio al giorno e i carichi di GNL diretti anche in Europa e in Italia provenienti dal Qatar, merce che esce dal Golfo Persico. Con una chiusura di Hormuz rischiamo che i prezzi del greggio vadano fuori controllo» ha aggiunto Marsiglia. «Il rischio concreto è di uno stato di grave crisi petrolifera, una crisi senza precedenti: una tale situazione non si vedeva dagli anni 70 dalla Guerra del Kippur».

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