Codess Sociale nella bufera: mobilitazione dei sindacati a Padova, guida la UIL FPL Verona
di Matteo ScolariSi alza la tensione tra lavoratrici, sindacati e la direzione della cooperativa Codess Sociale. A guidare la protesta è la UIL FPL di Verona, insieme a un ampio fronte sindacale, in risposta a una gestione giudicata “aggressiva e vessatoria” nei confronti delle operatrici e degli operatori impiegati nei servizi alla persona.
Oggi. dalle ore 10:30 alle 13:30, è andato in scena un sit-in di protesta davanti alla sede di Codess Sociale, in via Boccaccio 96 a Padova, con il coinvolgimento unitario di FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UIL FPL e UIL TUCS. L’iniziativa è il culmine di un’escalation che ha visto peggiorare drasticamente le relazioni sindacali, culminate nel rifiuto netto da parte della cooperativa di ogni rivendicazione sindacale, espresso anche in una nota indirizzata al Prefetto di Venezia.
Stefano Gottardi, segretario generale di UIL FPL Verona, non usa mezzi termini: «I lavoratori sono stanchi di subire. Ora basta: sono pronti a combattere e a lottare per i propri diritti». Un grido condiviso anche da Giusi Campisi, Responsabile del Terzo Settore per la UIL FPL di Verona, che aggiunge: «Durante le assemblee, le lavoratrici ci hanno chiesto con forza di intervenire: le vessazioni sono troppe, e questa gestione aggressiva non è più tollerabile».

Secondo Federica Bonaldo, coordinatrice regionale del Terzo Settore UIL FPL Veneto, la lettera inviata da Codess al Prefetto rappresenta un grave atto di chiusura istituzionale. «È il segnale di una totale indisponibilità al confronto e di una volontà di ignorare le richieste legittime di chi ogni giorno garantisce i servizi alla cittadinanza con dedizione», ha spiegato.
Durante l’incontro tenutosi ieri, 28 maggio, in Prefettura a Venezia, Codess ha confermato la propria posizione intransigente. I sindacati hanno reagito con fermezza, ribadendo la propria opposizione a:
- Assunzioni con contratti al ribasso
- Contratti bloccati da oltre 13 anni
- Disparità nei premi welfare e retribuzioni discriminatorie
- Carenza strutturale di personale
- Carichi di lavoro insostenibili
Il messaggio lanciato dalle sigle sindacali è chiaro: non si tratta solo di una vertenza sindacale, ma di una questione di dignità. Le lavoratrici e i lavoratori rifiutano di essere considerati numeri da spremere o strumenti da silenziare.
«Oggi siamo stati in piazza, sotto le finestre della cooperativa, per far sentire forte e chiara la voce di chi chiede rispetto, giustizia e un futuro dignitoso», affermano i promotori della mobilitazione. La protesta sarà solo il primo passo. La lotta, assicurano, continuerà finché non ci sarà un vero cambiamento.
In un settore delicato come quello dei servizi socio-sanitari, le condizioni di lavoro e il riconoscimento del valore degli operatori devono essere al centro di ogni politica aziendale. La protesta di UIL FPL Verona e degli altri sindacati punta a riportare dignità e giustizia al cuore del sistema.
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