Onoblo, l’evoluzione organizzativa che parte dalle persone
di RedazioneAll’interno del ciclo di incontri di Obiettivo Sostenibilità 2025, il format quotidiano di Radio Adige TV promosso da Verona Economia, con il supporto di Vetrocar e ForGreen, in collaborazione con UniCredit e la partnership tecnica di IPLUS, abbiamo incontrato Onoblo, società benefit nata nel 2021 che si occupa di accompagnare le imprese nei percorsi di trasformazione organizzativa e culturale.
Ospiti della puntata Alessandro Mazzi e Federica Tozzi, co-founder di questa realtà che ha messo al centro del proprio modello la persona, la partecipazione e la sostenibilità.
Com’è nata l’idea di Onoblo?
È nata nel periodo post-Covid, da una consapevolezza: serviva ripensare il modo in cui le persone vivono il lavoro. Abbiamo voluto creare una realtà che aiutasse le aziende a evolvere, mettendo le persone al centro. Da qui il nostro motto: Human Business Evolution. Utilizziamo metodi partecipativi e coinvolgenti per aiutare imprenditori e collaboratori a trovare insieme le soluzioni più efficaci.
Vi occupate anche di trasformazione digitale. Come approcciate questo ambito?
Non forniamo soluzioni tecniche, ma accompagniamo le aziende nella scelta e nell’adozione degli strumenti digitali più adatti. La sfida vera non è la tecnologia in sé, ma l’approccio culturale. Spesso si sottovaluta quanto sia fondamentale aiutare le persone ad accettare il cambiamento. È qui che interveniamo noi.
Siete società benefit dalla nascita. Cosa significa per voi?
Per noi è stato un punto fermo. Significa integrare agli obiettivi di profitto anche obiettivi di beneficio comune, come migliorare la qualità della vita lavorativa, promuovere l’equità, generare un impatto positivo sul territorio. Ogni anno redigiamo un bilancio di sostenibilità, con obiettivi concreti e misurabili.
Avete creato anche una rete di società benefit. Come funziona?
Nel nostro statuto c’è l’obiettivo di diffondere il modello benefit. Per questo abbiamo avviato il progetto “Chiacchiere sostenibili”, una serie di interviste e contenuti con cui raccontiamo esperienze di aziende benefit in tutta Italia. Siamo associati ad Assobenefit, la rete nazionale di riferimento.
Come si struttura il vostro intervento in azienda?
Il primo passo è sempre una fase di ascolto e analisi, per comprendere la cultura organizzativa, i processi, le persone. Solo da lì costruiamo un percorso personalizzato che può riguardare leadership, team building, trasformazioni organizzative o digitali. Usiamo strumenti partecipativi: workshop, simulazioni, giochi seri. Questo aiuta a coinvolgere davvero tutti e a generare cambiamenti duraturi.
Portate avanti anche progetti speciali. Di cosa si tratta?
Uno è dedicato al coaching per donne in transizione professionale, con tariffe calmierate. L’altro è un progetto scuole: abbiamo già realizzato un primo intervento a febbraio 2025 per parlare di imprenditoria sostenibile agli studenti delle superiori. Crediamo molto nella formazione dei giovani su questi temi.
Avete anche un focus specifico sul settore farmaceutico. Perché?
È il nostro settore di provenienza. Abbiamo creato una landing page dedicata (pharma.onoblo.it) perché crediamo che il mondo farmaceutico, già molto attento alle persone, possa trarre grandi benefici da una gestione più fluida e partecipativa tra le funzioni aziendali. L’eccessiva regolamentazione spesso crea rigidità: noi aiutiamo a superarla, mantenendo naturalmente tutti gli standard di qualità e compliance.
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
Crescere, ma in modo coerente con i nostri valori. Stiamo coinvolgendo nuovi professionisti con competenze diverse, ci stiamo concentrando molto sulla valorizzazione della diversità, compresa la neurodivergenza e, naturalmente, vogliamo continuare a rafforzare i nostri programmi per la leadership femminile. Il nostro sogno è portare il progetto scuola in più istituti e diffondere ovunque la cultura benefit.
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