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Crisi industriale del metalmeccanico, la Provincia di Verona convoca un tavolo

di Matteo Scolari
Venerdì 9 maggio un incontro tra istituzioni e sigle sindacali nella sede istituzionale del Palazzo Scaligero: focus su Borromini, Vetrerie Riunite, Xailog, ex Breviglieri e Georg Fischer.

Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 9 maggio, a Verona, un nuovo incontro istituzionale sulle crisi industriali che coinvolgono alcune importanti aziende del territorio veronese, con l’obiettivo di monitorare la situazione occupazionale e coordinare azioni a tutela dei lavoratori e del tessuto produttivo locale.

Convocato dalla Provincia di Verona su richiesta delle organizzazioni sindacali, il tavolo ha visto la partecipazione del Presidente Flavio Pasini, del Consigliere provinciale con delega al lavoro Francesco Casella, dei rappresentanti sindacali Francesca Tornieri (CGIL), Martino Braccioforte (FIOM-CGIL), Gianni Morandini (UILTEC-UIL) e Michele Martino (UIL), oltre che dei sindaci dei Comuni direttamente interessati: Andrea Girardi per Minerbe e Giovanna Piubello per Colognola ai Colli, accompagnata dall’Assessore Andrea Nogara.

Francesca Tornieri, segretaria generale CGIL Verona.

Al centro del confronto, l’aggiornamento su cinque realtà industriali attualmente coinvolte in fasi di crisi o riorganizzazione: Borromini, Vetrerie Riunite, Xailog, ex Breviglieri e Georg Fischer. Si tratta di aziende operanti in diversi settori – dalla meccanica al vetro, dalla logistica all’automotive – che, per motivi differenti, stanno attraversando momenti complessi con ricadute sull’occupazione e sulle prospettive di continuità industriale.

L’incontro è stato il secondo dopo quello di inizio marzo, e ha permesso di approfondire non solo le singole situazioni aziendali, ma anche di fare il punto sul contesto generale dell’industria veronese, che sta vivendo una fase di transizione tra ristrutturazioni, innovazione tecnologica e difficoltà legate a mercati e costi.

Borromini Colognola ai Colli
Protesta dei lavoratori della Borromini.

Il coinvolgimento diretto dei sindaci dei Comuni coinvolti ha favorito un dialogo coordinato tra istituzioni locali e rappresentanze sindacali, in un’ottica di risposta condivisa e tempestiva alle esigenze dei lavoratori.

«È intenzione comune – hanno dichiarato il presidente Flavio Pasini e il consigliere Francesco Casellaproseguire questo tavolo di confronto, allargando la partecipazione ad altri soggetti interessati, con l’obiettivo di creare una rete sempre più forte a tutela del territorio veronese, delle realtà industriali e dei lavoratori coinvolti».

Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona.

Il percorso di monitoraggio proseguirà nei prossimi mesi con nuovi incontri tecnici e istituzionali, mentre per alcune delle realtà coinvolte – come Vetrerie Riunite, recentemente al centro di un tavolo regionale – si guarda con attenzione anche al ruolo di Veneto Lavoro e della Regione Veneto per favorire strumenti di ammortizzazione e percorsi di ricollocamento.

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