UGL Salute al seminario internazionale CESI-TESA: «Sanità europea, servono più risorse»
di Matteo ScolariIl 25 e 26 aprile 2025, la città romena ha ospitato un’importante due giorni di dibattito internazionale sul futuro della sanità europea, con il Seminario CESI e il VII Congresso Uniunea Sindacatelor TESA, riunendo rappresentanti sindacali di Italia, Romania, Ungheria e Repubblica Moldavia in un confronto cruciale per il rafforzamento del dialogo sociale transnazionale.
Tra i protagonisti, Stefano Tabarelli, Coordinatore nazionale Sanità Pubblica di UGL Salute, ha portato la voce dell’Italia in un contesto europeo fortemente segnato da diseguaglianze, sottofinanziamento e sfide demografiche. «Servono più risorse per i medici – ha affermato Tabarelli – perché chi ogni giorno si prende cura della salute delle persone merita rispetto, dignità e adeguata valorizzazione». Parole nette che hanno posto al centro il problema di fondo di molti sistemi sanitari: l’erosione della motivazione e della capacità operativa del personale sanitario.
Tabarelli ha poi evidenziato la necessità di accorciare le liste d’attesa, una piaga che mina il diritto alla salute dei cittadini. «Non può esserci equità se i tempi per accedere alle cure sono inaccettabili. Il diritto alla salute non può attendere», ha dichiarato.

Particolarmente significativo l’appello ai governi europei affinché non dimentichino il ruolo cruciale dei dipendenti amministrativi del settore sanitario, spesso lasciati nell’ombra, ma fondamentali per garantire la qualità dei servizi e la continuità operativa delle strutture.
L’evento è stato anche un momento di grande cooperazione tra sigle e istituzioni. Presenti tra gli altri:
- Valentin Chifor, Presidente di TESA, organizzatore e anfitrione dell’evento;
- Francisc Oscar Gal, Sottosegretario al Ministero del Lavoro della Romania, che ha ribadito il ruolo centrale della contrattazione e della formazione professionale;
- Dumitru Fornea, Segretario Generale di Confederatia Sindacale Nationala Meridian, da sempre in prima linea nella difesa del dialogo sociale in Europa Orientale;
- Sara Felszegghy (MOSZ), Igor Zubuc (FSSM) e Florin Buzan (CSN Meridian Judetul Mureș), che hanno rappresentato le esperienze sindacali di Ungheria, Moldavia e Romania.
Accanto a Tabarelli, anche il rappresentante UGL Giuseppe Incarbone, che ha contribuito al dibattito con un focus sulla digitalizzazione e il ruolo crescente dei servizi territoriali.
Il congresso ha ribadito la volontà comune di lavorare a una sanità europea più giusta, efficiente e umana, in cui i professionisti della salute siano al centro delle politiche pubbliche. Una sinergia europea che si rafforza attraverso eventi come questo, veri e propri laboratori di cooperazione sociale.
Per l’UGL Salute, l’internazionalizzazione delle battaglie sindacali è una scelta strategica: perché solo attraverso una visione condivisa si potranno affrontare sfide complesse come l’invecchiamento della popolazione, la mobilità sanitaria e il bisogno crescente di personale formato e valorizzato.
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