CCNL Sanità 2022-2024, fumata nera: Nursing Up contro ARAN su carriere, retribuzioni e diritti
di Matteo ScolariContinua senza esito positivo la trattativa per il rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024. L’incontro odierno tra ARAN e le organizzazioni sindacali si è rivelato, secondo il sindacato Nursing Up, un ulteriore «muro contro muro» che lascia poco spazio alla speranza di un rapido accordo.
«L’ARAN non solo non ha accolto le nostre richieste», denuncia Nursing Up, «ma ha anche fatto retromarcia su aperture precedenti, irrigidendo ancora di più una trattativa che rischia di naufragare».
Uno dei temi caldi è quello delle progressioni di carriera: il sindacato aveva chiesto l’accesso all’area di elevata qualificazione anche per infermieri, ostetriche e tecnici con laurea triennale e almeno sette anni di esperienza. Inizialmente aperta, questa possibilità è poi stata ristretta ai soli laureati magistrali, escludendo chi possiede titoli equipollenti riconosciuti per legge.
«Una scelta inaccettabile», attacca il sindacato, che vede nella decisione dell’ARAN «un tradimento del principio di equipollenza e una discriminazione che mina la fiducia nelle istituzioni».
La tutela dei lavoratori over 60 è un altro punto dolente: nessuna apertura all’esonero dai turni notturni o dalle pronte disponibilità. «Un’altra occasione mancata per riconoscere il sacrificio di chi ha servito il SSN per decenni», rileva Nursing Up.
Anche sul fronte retributivo il sindacato non nasconde la delusione: gli aumenti promessi — 172 euro lordi mensili — risultano secondo Nursing Up una «illusione», perché gonfiati da fondi destinati solo a specifiche categorie, come gli operatori dei pronto soccorso, e da risorse decentrate non distribuite equamente. «Molti dipendenti riceveranno aumenti effettivi di soli 41 euro lordi», denuncia il comunicato.
Pur ribadendo la volontà di chiudere presto il contratto, Nursing Up chiarisce che ciò potrà avvenire solo se l’ARAN si mostrerà realmente disponibile a rivedere alcuni profili fondamentali della bozza attuale, ascoltando le esigenze reali dei professionisti sanitari.
Nel mirino del sindacato anche le Regioni e il Governo, accusati di «incoerenza» per i documenti ufficiali che parlano di valorizzazione del personale sanitario mentre nei fatti — secondo Nursing Up — nulla si muove.
«Basta giochi di facciata», tuona il comunicato. «I professionisti sanitari non sono marionette. Vogliamo sapere: da che parte stanno davvero Governo e Regioni?»
Nursing Up conclude con un messaggio forte e chiaro: «La dignità di chi ogni giorno salva vite non è materia di trattativa. Non è negoziabile. Punto.»
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