Cisl Verona a congresso: al centro del lavoro sempre l’uomo
di Alessandro BonfanteSono in corso due giornate di confronto e dibattito all’auditorium Verdi di Veronafiere per il ventesimo congresso della Cisl Verona. “Il sindacato per la comunità. Ripensare il lavoro tra rigenerazione sociale e umanesimo” è il titolo scelto dalla Cisl per affrontare un mondo del lavoro sempre in evoluzione, come hanno spiegato ai nostri microfoni il segretario generale di Verona Giampaolo Veghini e il segretario confederale Mattia Pirulli.
Duecento delegati partecipano ai lavori di questa due giorni, con altri cento invitati alla prima sessione, questa mattina, fra cui diversi esponenti del mondo della politica, delle associazioni di categoria e non solo. Presenti, fra gli altri, il sindaco di Verona Damiano Tommasi con alcuni membri della giunta, gli europarlamentari Flavio Tosi e Paolo Borchia, il vescovo Domenico Pompili e il segretario generale Usr Cisl Veneto, Massimiliano Paglini.
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Il congresso
“Il sindacato per la comunità. Ripensare il lavoro tra rigenerazione sociale e umanesimo” è il titolo del ventesimo Congresso di Cisl Verona che si svolge oggi e domani, 16 e 17 aprile, all’auditorium Verdi di Veronafiere, per una due giorni di confronti e dibattiti e per eleggere il nuovo Consiglio generale che a sua volta eleggerà il segretario generale. Prevista la conferma di Veghini.
Il 16 aprile, alle 16, è in programma la tavola rotonda Il lavoro tra intelligenza artificiale e centralità della persona. Interverranno Dario Demme, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro; Massimiliano Paglini, segretario generale Usr Cisl Veneto; don Renzo Beghini, presidente della Fondazione Toniolo e direttore dell’ufficio Problemi sociali e lavoro della Diocesi di Verona; il professore Giorgio Gosetti, della facoltà di Scienze umane dell’università di Verona; il professore Marco Peruzzi, della facoltà di Scienze giuridiche dell’università di Verona. Modererà la giornalista de L’Arena, Maria Vittoria Adami.
Il 17 aprile, alle 9.30, sarà presentata la ricerca Popolazione e territorio: il futuro di Verona tra invecchiamento e nuove sfide a cura di Francesco Peron. Nel pomeriggio, invece, saranno avviate le operazioni di voto con la successiva proclamazione degli eletti: i 205 delegati Cisl di tutta la provincia eleggeranno il nuovo Consiglio generale che sarà composto da 94 persone. Alle 16 sarà convocato il nuovo Consiglio generale che eleggerà il segretario generale, i componenti della segreteria e dell’esecutivo, il presidente dei Sindaci revisori e i componenti di diritto nel Consiglio generale dell’Usr.
Il Congresso provinciale è il punto di arrivo di un lungo e articolato percorso interno al sindacato di lungadige Galtarossa, partito ai primi di gennaio in tutta la provincia con i Congressi di base nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati, che è proseguito in tutte le Federazioni di categoria.

«È stato un grande cammino di democrazia associativa, partecipazione e confronto, elaborazione e riflessione, che ha coinvolto a ogni livello la nostra organizzazione, e che ci ha chiamato ad aggiornare e rafforzare i nostri strumenti per rispondere alle enormi transizioni digitali, ambientali, tecnologiche, energetiche e demografiche in atto – spiega Giampaolo Veghini, segretario della Cisl scaligera –. Sono dinamiche che già stanno cambiando il volto del lavoro e la composizione sociale nel nostro territorio, come avremo modo di sottolineare durante il Congresso».
Cisl Verona, con i suoi oltre 79.000 iscritti e oltre 800 delegati e agenti sociali della federazione dei pensionati, vuole rispondere a spinte disgreganti con la forza della propria rappresentanza, allargandola ai nuovi lavori, alle nuove marginalità occupazionali e sociali, esaltando la sua strategia di prossimità. L’idea è stringere le maglie della solidarietà, aprirsi ai nuovi bisogni di lavoratori e pensionati, di giovani e donne, anziani, italiani e migranti, consolidare la rete delle strutture e dei servizi, secondo un’impostazione partecipativa.
«Proprio con questa impostazione – conclude Veghini – si vuole caratterizzare anche il rapporto con gli interlocutori pubblici e privati veronesi per costruire insieme nuove opportunità di crescita, sviluppo, coesione e innovazione attraverso un consolidato patto sociale per promuovere il buon lavoro e sostenere le fasce più deboli della società veronese».
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