Pasqua, agriturismi veneti sold out: Lago di Garda e Valpolicella su tutti a Verona
di Matteo ScolariSarà una Pasqua da record per gli agriturismi del Veneto, e Verona si conferma uno dei motori trainanti del turismo rurale. Secondo Agriturist, l’associazione di categoria, le strutture ricettive sono quasi tutte al completo per Pasqua e Pasquetta, con prenotazioni che arrivano anche per i ponti del 25 aprile e 1° maggio, favoriti da un calendario ideale per viaggi lunghi.
A Valeggio sul Mincio, nel cuore della provincia scaligera, l’agriturismo Corte Attilea fa segnare il tutto esaurito, come conferma il titolare Alessandro Tebaldi: «Abbiamo un’ottima presenza di turisti tedeschi, olandesi e israeliani. Molti di loro soggiornano anche una settimana, sfruttando la rete ciclabile tra il Mincio e il lago di Garda. Gli italiani sono presenti, ma con budget più contenuti e permanenze brevi. C’è voglia di spensieratezza dopo gli anni difficili e le tensioni internazionali, dai dazi ai conflitti».

In Valpolicella, invece, è l’enoturismo a fare da protagonista. Le cantine locali registrano un’affluenza crescente di americani, attratti dalla possibilità di degustare Amarone e Prosecco direttamente nei luoghi di produzione. Il tutto senza dazi aggiuntivi, un incentivo che si sta rivelando determinante.
«L’agriturismo è ormai la scelta naturale per le festività – sottolinea Giulia Lovati, presidente di Agriturist Veneto –: ambiente sicuro, piatti tradizionali, spazi per bambini e un’accoglienza autentica che i turisti, italiani e stranieri, apprezzano. Siamo premiati per la varietà del territorio: dal mare ai colli, dalle città d’arte alla montagna». Crescono in particolare l’enoturismo e l’oleoturismo, che prevedono esperienze immersive nelle aziende agricole, con visite a cantine e frantoi, degustazioni e attività didattiche.

Sul fronte padovano, il presidente di Agriturist Padova, Nunzio Giorio, conferma che nei Colli Euganei il pranzo di Pasqua è già sold out e anche per Pasquetta le prenotazioni continuano a salire. Grande interesse per le proposte esperienziali, tra cui spicca Ca’ della Vigna, azienda di Selvazzano Dentro fondata dagli architetti Catia Bolzonella e Willem Brouwer, un esempio virtuoso di enoturismo sostenibile.
L’unica zona in sofferenza è il Bellunese, dove il freddo persistente ha rallentato le prenotazioni. “Stiamo ancora scaldando le stanze – spiega Massimiliano Guiotto, presidente di Agriturist Belluno – ma confidiamo nelle prenotazioni dell’ultima ora, spinte dalle buone previsioni meteo”.
Secondo i dati ufficiali della Regione Veneto, nel 2023 si contavano 1.641 agriturismi con circa 17.800 posti letto, un’offerta ampia che spazia dalle camere agli appartamenti, fino agli agricampeggi. Un settore che continua a crescere, grazie anche all’interesse per un turismo più slow, esperienziale e di prossimità.
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