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Vinitaly spinge il turismo: occupazione all’85% negli hotel di Verona

di Matteo Scolari
La 57ª edizione della fiera traina presenze internazionali e prenotazioni dirette. Il turismo veronese si prepara a una primavera di successi anche in vista delle festività pasquali e dei ponti.

Con l’arrivo della primavera, Verona e il Lago di Garda veneto si confermano tra le mete turistiche più vivaci d’Italia, trainate da grandi eventi e festività. Tra questi, il Vinitaly 2025, svoltosi dal 6 al 9 aprile, si è rivelato un vero motore per l’occupazione alberghiera e l’attrattività del territorio. La 57ª edizione della manifestazione ha chiuso con 97.000 presenze complessive, di cui oltre il 33% di operatori esteri provenienti da più di 130 nazioni. In particolare, si registrano significativi aumenti da Stati Uniti (+5%), Germania (+5%) e soprattutto Regno Unito (+30%), mentre calano le presenze dalla Cina (-20%).

Secondo i dati di HBenchmark, durante il periodo del Vinitaly il tasso di occupazione alberghiera a Verona ha toccato l’85%, superando il 90% nei giorni clou. I prezzi medi si sono attestati a 213€ nel Comune e oltre 300€ tra il 5 e l’8 aprile. Il canale diretto di prenotazione cresce dal 54% al 62%, a scapito dei tour operator, segno di un rapporto sempre più diretto tra strutture e clientela. Anche la provincia ha visto un’espansione significativa, con prenotazioni dirette salite al 72%. Le permanenze medie sono di 3,7 giorni per gli italiani e 3 per gli americani.

«Molti visitatori sono venuti in giornata o hanno organizzato rotazioni tra colleghi per ottimizzare i pernottamenti» spiega Maurizio Russo, Presidente di Federalberghi Verona, sottolineando anche il ruolo delle navette dalla stazione, intensamente utilizzate.

Maurizio Russo, Presidente Federalberghi Verona
Maurizio Russo, Presidente Federalberghi Verona

Nel comparto extra-alberghiero, i dati forniti dalla piattaforma Lighthouse parlano di un’occupazione media del 68% nel Comune di Verona durante il Vinitaly, con picchi dell’80% tra il 5 e il 7 aprile. L’ADR medio ha raggiunto i 330€ al giorno.

Guardando ai soggiorni pasquali, che quest’anno si concentrano tra il 18 e il 20 aprile, le prenotazioni nelle strutture del Comune hanno già raggiunto il 55%, con un picco del 60% nel centro storico e un’ADR media di 160€. La provincia si assesta su un tasso del 50%, con prezzi medi di 91,2€, a conferma del lavoro svolto per decongestionare la città e favorire un turismo diffuso e sostenibile.

Visitatrici durante vinitaly & The city

Il Lago di Garda veneto segue lo stesso trend positivo. Ad oggi, l’occupazione per Pasqua ha già raggiunto il 60%, così come per il ponte del 1° maggio. Il Basso Lago mostra i risultati migliori, con picchi di 68% a Pasqua, 62% il 25 aprile e 65% per il 1° maggio. L’Alto Lago registra dati in crescita, con punte del 58% a Pasqua e per il ponte del lavoro. Negli ultimi 10 giorni, la domanda ha visto un incremento di 2,3 punti percentuali, segnale di un interesse in continuo aumento.

«Per la Pasqua il mercato è ancora cauto» osserva Ivan De Beni, Presidente di Federalberghi Garda Veneto, «ma sappiamo che sempre più turisti prenotano all’ultimo minuto, condizionati anche dal meteo. È un contesto fluido, in costante evoluzione».

Ivan De Beni, presidente Federalberghi Garda Veneto
Ivan De Beni, presidente Federalberghi Garda Veneto

L’edizione 2025 del Vinitaly and the City, l’evento fuori-salone che ha anticipato la fiera, ha venduto oltre 50.000 tagliandi degustazione, un risultato stabile rispetto al 2024 nonostante una giornata in meno. A confermarlo Paolo Artelio, Presidente di Destination Verona Garda, che ha parlato di “entusiasmo per la risposta del pubblico alle nuove strategie di promozione” e per la capacità di attrarre nuovi mercati attraverso ENIT, workshop e campagne pubblicitarie integrate.

In definitiva, l’avvio della stagione turistica 2025 si presenta con solide prospettive: grandi eventi, dati di prenotazione positivi e una strategia sempre più focalizzata sulla qualità dell’esperienza e sulla distribuzione sostenibile dei flussi. Verona e il Garda si confermano ancora una volta capitali italiane del turismo esperienziale e internazionale.

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